Antonella Questa torna sul palco di Colognola con il suo nuovo spettacolo “ Un sacchetto d’amore” ovvero i sentimenti al tempo dello shopping compulsivo 4 novembre 2017, ore 21.00.
Cosa si nasconde dietro alle nuove dipendenze comportamentali? Come nascono, in quali contesti sociali e soprattutto familiari?
A queste ed altre domande risponde Antonella Questa, autrice ed attrice che, dopo il successo dello scorso marzo con “Vecchia sarai Tu”, torna sul palco di Colognola con il suo ultimo lavoro “Un sacchetto d’amore” in cui affronta con la consueta ironia le dinamiche relazionali di oggi, costrette a fare i conti con un mondo sempre più rivolto al consumo, all’opulenza, al bisogno di avere per affermarsi. Dietro queste patologie che, pur in ambiti diversi, sono in costante aumento, si nasconde un denominatore comune: la mancanza di relazione con noi stessi e con gli altri.
Un meccanismo che si è insinuato nella società e in cui tutti, in un modo o nell’altro, ci ritroviamo inconsapevoli vittime. Un mondo in cui ogni cosa che desideriamo sembra essere a portata di mano, ma poi a mancare davvero sono i rapporti autentici.
“L’incapacità di parlare e ascoltarsi, sempre più diffuse nella nostra società, sono alla base di questo mio nuovo lavoro. E’ proprio questo – sottolinea Antonella Questa – che manca nella famiglia della protagonista Cinzia dove il marito è troppo preso dal lavoro, la cognata tratta il cane come un figlio, la suocera cucina lasagne e inventa malattie pur di tenere i figli legati a sé, mentre Cinzia si abbandona allo shopping compulsivo, pensando a strisciare la carta ed afferrare il sacchetto con il nuovo acquisto per cancellare le ansie e far svanire i problemi. Poi arriva il giorno in cui i troppi sacchetti esauriscono addirittura il credito di tutte le carte famigliari, svelando contemporaneamente conti in rosso e un uso disinvolto delle rate, portato avanti da tempo e sempre nascosto a tutti.”
Cosa succede quando ci mancano i soldi per soddisfare i nostri innumerevoli bisogni?
“Terapia di gruppo e terapia comportamentale tra nuove amiche e vecchi colleghi di lavoro – prosegue Antonella – aiuteranno Cinzia a rialzarsi e a guardare il mondo da una prospettiva nuova, aiutando anche la sua famiglia a farlo. In fondo la vera ricchezza sta proprio lì, in quel motore che muove il mondo, che non si può né vendere, né comprare: l’amore, un sacco d’amore … ma anche un sacchetto può andar bene!”
Dopo la vecchiaia e il tradimento, al centro di Vecchia sarai Tu e Svergognata, altre tematiche sociali di grande rilievo finiscono nell’obiettivo di Antonella Questa che fotografa con maestria vizi, difetti e virtù individuando sempre una via d’uscita che porta ad una “resurrezione” personale dei protagonisti. Altri personaggi straordinari si aggiungono, dunque, alla “galleria” di donne che Antonella, sola in scena, propone con notevole successo proprio per la capacità di cogliere i numerosi volti dell’animo umano e delineare i contesti familiari, con il linguaggio comico e ironico che caratterizza il suo teatro.
UN SACCHETTO D’AMORE
di e con Antonella Questa
coreografie e messa in scena Magali B – Cie Madeleine&Alfred
disegno luci Daniele Passeri
costumi Sara Navalesi
scene Danilo Giannetti – NewPol
foto di scena & idea grafica Barbara Gravelli
organizzazione generale Serena Sarbia
La canzone finale “Come un albero” è di Francesco Rainero
produzione LaQ-Prod
in collaborazione con Centro di Prod. Teatrale Pupi e Fresedde/Teatro di Rifredi & Ass.Cult. Progetti&Teatro
ufficio stampa brizzi comunicazione