Giunto alla maturità professionale, avuta conferma nei fatti che la sua linea di cucina piace, Nicholas Angeloni, 30 anni, cuoco diplomato, residente a Stezzano, ha accettato di condurre in prima persona il ristorante-enoteca “Porta Osio”, in via Moroni 180, a Bergamo. Del resto, Angeloni lavora qui da oltre tre anni e per la sua parte ha contribuito al successo del locale, che ha una clientela esigente, culturalmente preparata su cibi e vini.
Dice Alfredo Elzi (titolare con il fratello Marco della nota pasticceria di Grassobbio): «Abbiamo rilevato questo ristorante nel 2009 e abbiamo subito avuto la collaborazione importante di un cuoco completo come Nicholas. Ora abbiamo deciso di affidare il locale completamente a lui, in affitto d’azienda, sicuri di darlo in buone mani. Per gli ottimi rapporti che abbiamo instaurato non gli faremo mancare il nostro sostegno anche in futuro».
“Porta Osio” trova quindi un patron costantemente presente, che i clienti potranno vedere sempre più spesso aggirarsi tra i tavoli per illustrare la preparazione dei suoi piatti e ascoltare le esigenze dei buongustai. Accanto a lui, nel ricevimento e nella gestione del servizio ai tavoli, un giovane maitre-sommelier, Diego Bologna, 24 anni, di Osio Sotto, diplomato all’Istituto alberghiero di Nembro, con alle spalle già diverse esperienze in Italia e all’estero. «Quello dove ho imparato di più – afferma Diego – è stato un ristorante inserito in una albergo a 5 stelle, l’Atlantic Hotel, sull’isola di Jersey, in Inghilterra, dove il servizio era raffinatissimo».
Quello che ha ben imparato, Diego lo dimostra per come si muove tra i tavoli, per come illustra e versa il vino. Sono circa 400 le etichette in cantina, tutti nomi importanti nella enologia italiana e francese, senza dimenticare la produzione di Paesi emergenti come Australia e Nuova Zelanda.
“Porta Osio” è nata come “enoteca con cucina” e vuole rimanere fedele a questa definizione, anche se la cucina sta allargando il suo raggio d’azione, grazie all’amore e alla competenza con cui Nicholas Angeloni prepara i suoi piatti. La sua filosofia di cucina è molto semplice. «Scelgo materie prime d’eccellenza – afferma – e cerco di rispettare il più possibile il loro sapore naturale. Cotture leggere a bassa temperatura, non troppi ingredienti nello stesso piatto, così che quelli presenti si sentano in bocca in tutta la loro fragranza. Una cucina classica, di mare e di terra, leggermente rivisitata e presentata in modo elegante e appetitoso».
Questo locale si distingue sin dall’inizio di attività anche per l’ottima scelta di salumi e formaggi, con in testa il Pata Negra, il vero prosciutto iberico “de bellota” (ghianda), così chiamato perché i maiali sono allevati in libertà e si nutrono negli ultimi mesi esclusivamente di ghiande. Tra le offerte non mancano ostriche francesi di prima qualità, scampi di Mazara del Vallo e gamberi rossi di Sicilia, crudité che fanno un perfetto matrimonio con i vini presenti in lista.
Ambiente rustico-elegante, il “Porta Osio” prende il nome da una porta nell’antica cinta muraria della città, della quale conserva alcuni muri inglobati nell’edificio. Una quarantina di posti soltanto, per essere coccolati in tutta tranquillità. Senza dimenticare che qui si può passare anche solo per un aperitivo, per uno spuntino o anche per un dopo cena.
Periodicamente sono organizzate cene a tema. Una delle più recenti è stata dedicata al tartufo d’Alba, in abbinamento ai vini piemontesi. Per la circostanza è arrivato dalla Val Curone Nicola De Vecchi, cercatore di tartufi per hobby ma con ottimi risultati. I suoi pregiati tuberi abbinati ai piatti di Angeloni hanno deliziato i commensali. Per la circostanza si è registrato il “tutto esaurito”.
Enoteca-Ristorante Porta Osio, via Moroni 180, Bergamo.
Telefono 035.219297. info@portaosio.net www.portaosio.net
Chiuso domenica e lunedì a pranzo. Apertura ore 10-15 e 18-24.