Dopo aver registrato la contrazione massima nel dicembre 2008 con quasi 4 punti percentuali, l’indicatore dell’attività economica della Lombardia ha, da allora, gradualmente ridotto il negativo tornando in area positiva dal marzo 2010.
Nel primo trimestre del 2011, segnando il passo con un rallentamento rispetto al trimestre precedente, l’indice si è attestato a marzo all’ 1,2%.
Secondo quanto rilevato da Unicredit-RegiosS, l’andamento di alcune variabili eco-demografiche lombarde, che hanno contribuito alla stima dell’indicatore, è stato:
a) domanda estera e interna: sia le esportazioni che le importazioni sono in aumento nel primo trimestre dell’anno e registrano entrambe una variazione su base annua pari a circa il 17,5%. Il disavanzo della bilancia commerciale nel primo trimestre del 2011 permane negativo di 7.208 milioni di euro.
Le immatricolazioni di nuove auto crescono su base annua dello 0,4% in aprile e del 5% in maggio 2011, fenomeno che non si verificava dal marzo del 2010;
b) mercato del lavoro: il numero degli occupati totali rimane sostanzialmente stabile nel primo trimestre dell’anno rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, ciò è dovuto ad un incremento degli occupati dell’industria di 10.500 unità (+0,7% a/a) e ad una quasi analoga riduzione nei servizi di 10.800 unità (-0,4% a/a). Il tasso di disoccupazione, che si attesta nel primo trimestre dell’anno a +6%, si riduce dello 0,3% a/a.
c) demografia delle Imprese: nel primo trimestre dell’anno le imprese attive sono aumentate lievemente (+0,4%), così come le nuove iscritte (+4% a/a), si registra inoltre una diminuzione delle cessazioni (-1,9%).
Spostando l’analisi su di una visione nazionale la crescita media del trimestre è stata dello 0,63% a/a, trainata dal Nord del paese con un + 0,95% a/a e con la Lombardia a +1,23% a/a. Arretra leggermente il Centro, mentre appare ancora in difficoltà il Sud.