Un ricco itinerario di 9 giorni tra alcune delle più belle vestigia storiche del nord del Paese: Delhi, sulle cui rovine sono state ricostruite almeno 7 città nell’arco di 3000 anni; Agra ed il suo preziosissimo Taj Mahal che si colora di sfumature diverse ad ogni ora del giorno: dal bianco perlaceo dell’alba al rosso oro del tramonto; la città fantasma di Fatehpur Sikri mirabilmente conservata sino ad oggi per arrivare infine a Jaipur, la città rosa e il suo famosissimo Palazzo dei Venti, con centinaia di finestrelle e grate attraverso le quali le donne nel XVIII secolo potevano affacciarsi senza essere viste.
Il viaggio alla scoperta del triangolo d’oro inizia a Delhi dove i fasti del passato rivivono negli emblemi dell’antico potere Mogul, come il Forte Rosso, così chiamato
per le sue mura di arenaria rossa, accanto a tracce di storia più recente come il Raj Ghat, il luogo giardino dove fu cremato il Mahatma Ghandi. Si visitano Jama Masjid, la più grande moschea dell’India, il coloratissimo mercato di Chandni Chauk e, nella parte sud-occidentale, il mausoleo di Humayun e di Safdarjun e il minareto Qutb. Il terzo giorno si parte per Mandawa, cittadina medioevale ai confini della regione Shekhawati, importante via carovaniera nell’antichità e si visitano le ‘’haveli’’, tipiche dimore dei mercanti, riccamente decorate e affrescate.
Il giorno successivo si raggiunge Jaipur, la città rosa, la tinta dell’ospitalità, così dipinta nel 1863 per accogliere il futuro re d’Inghilterra Edoardo V: un dedalo di piccoli bazar, palazzi, vicoli da percorrere a bordo di risciò. Meritano una visita la Città Palazzo con raccolte di stoffe, armi e tappeti; il Jantar Mantar, uno straordinario osservatorio astronomico, e il famoso Hawa Mahal, il Palazzo dei Venti, realizzato per le donne di corte che potevano osservare la strada senza essere viste attraverso un’ampia facciata traforata. Imperdibile il forte Amber, in cima a una collina con splendida vista, raggiungibile anche a dorso di elefante.
Si riparte quindi per Agra. Lungo il percorso si fa sosta a Fatehpur Sikri,
affascinante città fantasma che fu capitale intorno al 1570 sotto il regno di Akbar,
ma che fu abbandonata solo dopo pochi anni per mancanza di acqua. Interessante lo stile architettonico degli edifici in cui si fonde lo stile induista con altri stili tipici dell’arte asiatica e persiana. un susseguirsi di edifici che svelano momenti della vita di corte. Da notare le due cucine (l’imperatore esigeva 54 piatti differenti al giorno), una delle quali dedicata esclusivamente al cibo vegetariano, gli appartamenti delle tre mogli con i simboli delle religioni di appartenenza (musulmana, indù, cristiana), il grande harem dove probabilmente vivevano tremila donne.
Si raggiunge Agra che, con Jaipur, forma il cosiddetto Triangolo d’Oro. Nel suo forte in arenaria scarlatta, evocazione sfavillante della ricca corte Mogul, gli elementi floreali archittetonici islamici e le decorazioni indù si mescolano, mentre l’arenaria lascia il posto al marmo bianco nelle sale dell’imperatore Shah Jahan. Il Taj Mahal, il mausoleo-giardino che egli dedicò alla adorata moglie Mumtaz: è il più grande monumento all’amore, realizzato in candido marmo di Marana, durante 22 anni da 20.000 artigiani che vi hanno intarsiato motivi floreali con 48 pietre differenti. Il risultato è un saggio di armonia architettonica, uno scrigno per il corpo e un paradiso per l’anima. Nel pomeriggio escursione a Sikandara (circa 10 km) per visitare all’interno di un ampio giardino, il Mausoleo dell’imperatore Akbar.
L’ottavo giorno ritorno a Dehli e in serata volo per l’Italia.
Il Triangolo d’Oro: partenze giornaliere, 9 giorni/7 notti (Dehli, Mandawa, Jaipur, Agra, Dehli) con base di 2 persone in hotel cinque stelle da 1.295 euro dal 16 agosto fino al 20 settembre e 1.790 euro dal 21 settembre al 31 ottobre (quote di ottobre soggette a riconferma)
1.540 euro dal 16 agosto fino al 20 settembre e 1.950 euro dal 21 settembre al 31 ottobre in hotel 5 stelle Taj.
Info: Passatempo Tour Operator, via Giosuè Carducci 13/c, Bergamo.
tel. 035.403530; www.passatempo.it
articolo di Elena Pizzetti