Nella scorsa notte la locale Squadra Mobile della Polizia di Stato, con l’ausilio di altro personale della questura di Bergamo, del Commissariato di Treviglio, delle questure di Milano, Monza Brianza, Modena, Varese, del Commissariato di Busto Arsizio ed equipaggi del Reparto Prevenzione Crimine per la Lombardia, ha arrestato – su ordinanza del gip del tribunale di Bergamo – alcuni componenti di una famiglia di giostrai di etnia sinti, stanziata tra la Lombardia e il Lazio, giudicati responsabili, a vario titolo, dei reati di rapina, ricettazione, lesioni aggravate e danneggiamento.
Otto arresti sono stati eseguiti tra le provincie di Monza, Milano, Varese e Modena, mentre una donna di 34 anni, è stata raggiunta dalla stessa misura presso il carcere di Rebibbia, ove già detenuta per altri motivi.
A seguito della grave aggressione, nella mattinata del 21 luglio dello scorso anno, all’interno del bar Cavour di Treviglio, quando un gruppo di persone avevano fatto irruzione provocando danni, rubando soldi, un telefono cellulare e causando lesioni ai titolari e al nipote di 14 anni, che aveva riportato la rottura del setto nasale, la Squadra Mobile della questura di Bergamo, coadiuvata da personale del Commissariato di di Treviglio, ha portato avanti le indagini per identificare i responsabili, che nel pomeriggio successivo si erano resi responsabili di un ulteriore episodio di violenza ai danni del caravan del fratello della titolare del bar Cavour, a Caravaggio.
I primi accertamenti hanno permesso di appurare che il movente di tale violenza era legata a questioni economiche in seguito alla separazione tra due coniugi, entrambi sinti, appartenenti a famiglie in contrasto tra loro. Anche un soggetto appartenente alla famiglia dei responsabili dell’irruzione era stato a sua volta vittima di una minaccia eseguita con esplosione di colpi d’arma da fuoco all’indirizzo della sua casa mobile, posizionata in un campo nomadi di Monza.
I contrasti tra le due famiglie erano poi proseguiti anche sui social con la pubblicazione di alcuni video in cui il fratello della titolare del bar Cavour veniva pesantemente minacciato da un soggetto appartenente alla famiglia degli aggressori. L’attività investigativa ha consentito di individuare gli autori dell’irruzione e delle minacce.
A loro carico, nel mese di agosto dello scorso anno, erano state eseguite delle perquisizioni personali e locali, durante le quali si è proceduto al sequestro di una pistola semiautomatica Browning calibro 6,35 e vari telefoni cellulari sui quali, a seguito di analisi forensi, sono stati riscontrati precisi e puntuali elementi di responsabilità nei confronti di nove soggetti di un’unica famiglia, otto uomini e una donna, di età ricompresa tra i 33 e i 73 anni.