Mentre la gente è in coda per ritirare i sacchetti gialli per la raccolta differenziata della plastica, al via dal 5 novembre, dai rifiuti arriva un’altra sorpresa. Lieta e sostenibile.
Infatti il teleriscaldamento di cui fruiscono già all’incirca 20 mila cittadini nasce ora dai rifiuti cittadini, quelli indifferenziati del sacco nero. Prima devono essere pretrattati e ripuliti da eventuali residui metallici, poi bruciano nel termovalorizzatore di via Goltara.
È una novità assoluta per Bergamo: fino ad oggi la centrale di Grumello al Piano aveva l’unica funzione di produrre energia elettrica. Ora è arrivata la diversificazione, con conseguente aumento di efficienza dell’impianto dal 30 all’80 per cento. Che significa meno inquinamento.
Nel frattempo si stanno programmando i lavori per la posa della rete per il teleriscaldamento. Si ripartirà in estate da dove ci si era fermati: sicuramente via Borgo Palazzo e via Gavazzeni, meno le certezze per via Verdi.
Novità ecologica anche sul fronte dei provvedimenti per l’accensione del riscaldamento. Il sindaco Franco Tentorio ha infatti sottoscritto un’ordinanza che ne limita le ore a 13, una in meno rispetto alla normativa vigente.