Gli accertamenti esecutivi e la definizione sulle liti fiscali pendenti saranno al centro dell’attenzione del confronto organizzato per martedì 15 novembre dalle 9.30 alle 13.00 presso la Sala Oggioni del Centro Congressi Giovanni XXIII di Bergamo dall’Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti contabili di Bergamo in collaborazione con la Direzione Regionale delle Entrate.
Si tratta di due argomenti di grande attualità, che saranno trattati sottoforma di un confronto aperto tra l’Agenzia delle Entrate e i commercialisti. È entrata infatti in vigore nel mese di ottobre l’esecutività degli accertamenti, norma per cui gli avvisi di accertamento inviati dall’amministrazione finanziaria avranno valore esecutivo e, quindi, non sarà più necessario l’invio di un’ulteriore cartella di pagamento per il sollecito della riscossione.
“Questo significa che tutto sarà automatico e quindi, una volta che siano decorsi i tempi previsti, l’avviso avrà valore di ruolo e di cartella di pagamento e quindi l’ente concessionario avrà possibilità di attuare le procedure coattive per riscuotere quanto dovuto – ha spiegato Sergio Sala, vice presidente dell’Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Bergamo, coordinatore del convegno -. Durante il convegno cercheremo di chiarire le problematiche conseguenti questa nuova disposizione, soprattutto in tema di tempistica dell’esecutività, della sospensione degli effetti e delle modalità per eseguire i pagamenti.”
Durante il convegno si parlerà anche di definizione delle liti fiscali pendenti di importo inferiore a 20.000 Euro, una sorta di condono per i contenziosi minori, mirato alla riduzione dei procedimenti che pendono avanti le Commissioni Tributarie, la cui scadenza di pagamento è prevista per il prossimo 30 novembre 2011. Anche su questo aspetto molti sono i punti da chiarire, come le modalità di determinazione del valore della lite, il recupero delle somme già versate a titolo provvisorio e la determinazione dell’esatta pendenza della lite in base alla tipologia di atto notificato dall’Agenzia delle Entrate.
“Il confronto diretto con l’Agenzia delle Entrate è fondamentale per poter operare al meglio sul territorio con gli enti preposti, anche perché consente di ottenere un immediato aggiornamento professionale tra soggetti che si trovano quotidianamente a operare in contradditorio – ha commentato Alberto Carrara, presidente dell’Ordine di Bergamo -. Dopo il convegno l’Agenzia ci fornirà un riscontro scritto ai quesiti che perverranno sui due argomenti oggetto del convegno, che poi verranno tradotti in un documento unitario che sarà distribuito a tutti i nostri iscritti e che conterrà le linee guida da seguire per il nostro lavoro”.
Saranno invece le procedure fallimentari ad essere al centro dell’attenzione di un altro momento di analisi e confronto organizzato dalla commissione di studio dell’Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Bergamo questa volta in collaborazione con il Tribunale di Bergamo e in collaborazione con l’Ordine degli Avvocati. Prende, infatti, avvio il 21 novembre, per concludersi il 5 dicembre, il mini master in diritto fallimentare che l’Ordine dei Dottori Commercialisti propone ai professionisti per aggiornarli sulle principali metodologie operative seguite dalla giustizia nell’ambito delle procedure fallimentari, tema sempre più attuale anche a Bergamo, dove dall’inizio dell’anno è stato dichiarato in media un fallimento al giorno. Si tratta di procedimenti che coinvolgono un significativo numero di commercialisti chiamati a gestire, per i propri clienti, la fase di accesso alle singole procedure e lo sviluppo delle stesse a seguito della nomina ai vari incarichi da parte del Tribunale. Il master prevede 5 incontri di mezza giornata presso la sede dell’Ordine, rotonda dei Mille a Bergamo. I relatori, commercialisti, avvocati e giudici del Tribunale di Bergamo ma anche un consigliere nazionale e docenti universitari, stimoleranno un confronto con una normativa ed una prassi in continua evoluzione, finalizzata a contenere la dispersione dei valori aziendali e, laddove possibile la salvaguardia dei livelli occupazionali, fenomeni tipici delle procedure concorsuali e che particolarmente problematici in questa fase di grave crisi economica.