Duecentocinquanta residenti nelle vie Ponchielli, Sempione, Stelvio e Cenisio, hanno sottoscritto una lettera inviata al sindaco di Bergamo Franco Tentorio e agli assessori competenti, che lamenta il «profondo disagio che quotidianamente subiamo».
Siamo i residenti di via Ponchielli e limitrofe (via Sempione, Stelvio, Cenisio e Monviso) che sono arrivati al limite della sopportazione. Siamo letteralmente circondati, da ormai parecchi anni, da cantieri edili che limitano non solo la viabilità ordinaria, ma che producono disturbi, facilmente riscontrabili, nella normale “vivibilità” della zona. E’ sufficiente osservare gli edifici di recente costruzione e quelli tuttora in cantiere per verificare l’inadeguatezza dei servizi esistenti: strade con calibro previsto per zona a villette, assoluta mancanza di aree di sosta, viabilità difficoltosa, parcheggi sottratti ai residenti e inevitabili e relativi abusi da parte dei “visitatori”; traffico pericoloso a causa di strutture provvisorie (ma che di provvisorio hanno solo il nome) che impediscono la sicurezza delle uscite dalle vie laterali in via Ponchielli, difficoltà di accesso alle attività commerciali e professionali. Abbiamo sottoposto la questione alle precedenti Amministrazioni comunali ma le poche e relative soluzioni realizzate sono in contrasto con il buon senso e con la sicurezza. Basti osservare i parcheggi di via Ponchielli, posti su un lato della via che impedisce la visibilità di coloro che dalle vie laterali vogliono immettersi sulla via principale. Gli specchi promessi da tempo probabilmente non riescono a trovar spazio nel seppure magro bilancio comunale. Inoltre abbiamo sollecitato ripetutamente la predisposizione di aree di sosta per “residenti” sia nel tratto di via Ponchielli, dall’ingresso da via Borgo Palazzo a via Sempione, sia in via Sempione e Stelvio. La richiesta, avanzata ufficialmente anche dal Comando provinciale dell’arma dei Carabinieri, di aprire via Monviso verso il piazzale del cimitero al fine di permettere l’uscita delle loro auto di servizio su un’arteria meno trafficata, non è stata accolta. La realizzazione di questo segmento potrebbe consentire di toglier il divieto di transito nella parte di via Monviso tuttora adibita a parcheggio dell’Arma e consentirebbe un’altra scelta per i residenti di immettersi verso il centro città. Ricordo che attualmente l’unica uscita “dall’imbuto” è l’immissione su via delle Valli! Senza parlare del Centro Islamico di via Cenisio che, senza alcuna volontà da parte nostra di riferirci a problemi di carattere etnico e religioso, produce traffico, soste selvagge e, nel periodo estivo, preghiere sulla sede stradale a causa dello spazio angusto in cui risiede. In buona sostanza la sopportazione ha superato i limiti della convivenza civile e chiediamo ulteriormente e insistentemente alla Pubblica Amministrazione d’intervenire con adeguate soluzioni. I residenti ritengono che alcuni elementari diritti di vivibilità siano assicurati al più presto con l’attuazione di un “progetto” credibile e realizzabile in tempi brevi con le finanze limitate che purtroppo esistono e che non vogliono ignorare. Signor Sindaco, signori Assessori, i progetti “faraonici” lasciamoli da parte e cerchiamo di rendere la vita degli abitanti della nostra città meno stressante e più vivibile con interventi mirati e concreti.
Per i residenti delle vie Ponchielli, Sempione,
Stelvio, Cenisio e Monviso: Alberto Sangalli,
Gianenrico Bettinelli, Diego Graccione