Nel secondo trimestre continua il recupero della produzione manifatturiera rispetto ai livelli anomali del 2020, causati dall’emergenza sanitaria. Il confronto è stato fatto a Bergamo dalla Camera di Commercio rispetto al punto più basso raggiunto nel periodo più difficile dell’anno scorso, in piena crisi pandemica, motivo per cui il fenomeno dai dati risulta particolarmente significativo.
«Rapportando la produzione manifatturiera del secondo trimestre con quella di un anno prima, la variazione è altissima, ma è più significativo e importante sottolineare il superamento dei livelli 2019 pre Covid, specialmente per l’industria – ha commentato il presidente della Camera di Commercio di Bergamo, Carlo Mazzoleni -. Un altro punto che vale la pena di mettere in risalto è la maggiore capacità di recupero dimostrata dal manifatturiero bergamasco rispetto al regionale. Ciò induce a essere fiduciosi sulla tenuta occupazionale, anche a fronte dello sblocco dei licenziamenti, ma anzi, al contrario, si fa sempre più marcata la difficoltà di reperimento di figure adeguate da parte delle imprese. Per altro verso, non tutti i settori sono ugualmente performanti e permangono tensioni sui prezzi delle materie prime».
Le imprese industriali con almeno dieci addetti hanno raggiunto così una crescita del +37,5 per cento della produzione, mentre le imprese artigiane con almeno tre addetti del +30,4 per cento. Il recupero più significativo è stato nel settore dell’industria, con un superamento dei livelli pre Covid, mentre nell’artigianato la ripresa è stata più incerta ma ha recuperato comunque i numeri precedenti alla pandemia.