C’erano due ceppi diversi del Covid-19 nelle due aree della Lombardia più colpite dalla pandemia, cioè Codogno e Bergamo. Lo sostiene lo studio condotto da San Matteo di Pavia e Niguarda di Milano. Due virus differenti tra di loro, per sequenza genetica e caratteristiche, che hanno provocato due diversi focolai. E quello che ha colpito la terra orobica, in particolare la Valle Seriana, è anche quello con maggiore capacità di diffusione. Una persona contagiata, a Bergamo, ne avrebbe potute infettare in media altre 3,5, mentre solo due ne avrebbe potute contagiare qualcuno con il ceppo lodigiano. Ma sono numeri da prende con le pinze, per il momento: risultati in via di validazione.