La fotografia della Banca d’Italia evidenzia un quadro della consistenza dei depositi lombardi depositata dai residenti nei caveax delle Banche in linea con il sentito comune. Bergamo, infatti, con i suoi 21 miliardi di euro, si attesta al terzo posto nella regione dopo Milano con oltre 123 miliardi e Brescia con i suoi 24 miliardi. Fanalino di coda Lodi con “soli” 3,5 miliardi di euro ovvero come tutta la Valle d’Aosta e più della metà dell’intero Molise. (a cura di F. Rossi)
Tutta la ricchezza della Lombardia si attesta a quasi 247 miliardi di euro pari a tutta l’Italia Nord-orientale e poco meno di tutta l’Italia centrale.
Il quadro quindi pone la Lombardia e Bergamo tra le locomotive nazionali, assegnando pertanto a queste aree sicuramente dei meriti e dei riconoscimenti ma anche e soprattutto degli impegni e delle responsabilità. Sorvolando sulle prime, in merito alle seconde va identificata, quindi, per il complesso delle Imprese dell’area l’esigenza di attuare quelle politiche e quelle strategie coerenti con il ruolo di leader dello sviluppo nazionale, unitariamente inteso come 150 anni fa vollero i nostri antenati.
Ben vengano quindi gli spunti innovativi se dettati ed informati alla costruzione ed alla predisposizione dell’ulteriore sviluppo e crescita del nostro “bel Paese”.