“Il caso ha voluto che la catastrofe in Giappone, che con le esplosioni dei reattori nucleari è diventata se possibile ancora più grave, coincida con il dibattito in Italia sul nucleare e a pochi mesi dalla celebrazione del referendum promosso dall’Idv di Di Pietro. Se per un verso è normale che questo susciti il dibattito, dentro e fuori il Parlamento, sull’opportunità o meno di un ritorno al nucleare, per un altro verso invece appare fuori luogo che l’opposizione cerchi di cavalcare gli eventi per rilanciare il referendum”. Così il parlamentare della Lega Nord, e Segretario di Presidenza alla Camera dei Deputati, Giacomo Stucchi, in un articolo pubblicato sul suo blog. “La scelta delle forme di approvvigionamento di un Paese, peraltro alle volte obbligata – continua Stucchi – è cosa troppo importante per discuterne, come stanno facendo Bersani e il suo alleato Di Pietro, o gli stessi esponenti dei Verdi, solo e soltanto a fini strumentali, e per giunta sull’onda dell’emozione che inevitabilmente suscita nella gente una tragedia come quella in atto in Giappone. Rilanciando il programma sul nucleare – conclude l’esponente leghista – l’Esecutivo ha fatto, come è normale che sia per tutti i governi che hanno a cuore le sorti dei loro cittadini, una scelta politica. Su questa c’è modo e tempo per discutere, ma non per fare l’ennesima polemica a fini elettorali”.