Dal casello di Dalmine passano ogni giorno oltre 22 mila veicoli, un quarto dei quali sono mezzi pesanti. La realizzazione di un nuovo casello, sollecitata dal Comune di Dalmine e condivisa da tutte le amministrazioni circostanti, è indispensabile per collegare meglio la nuova Tangenziale Sud all’A4. Di fronte a queste esigenze, il diniego opposto dalla Società Autostrade merita una dura presa di posizione da parte delle istituzioni bergamasche. E’ francamente vergognoso che ASPI, che incassa enormi risorse dai pedaggi pagati dai veicoli che quotidianamente affollano la A4, lesini soldi per investimenti importanti come quello di Dalmine. Non si può continuare ad aumentare i pedaggi – l’ultimo ritocco risale a giugno 2010 – senza imporre alle società concessionarie la realizzazione degli investimenti che servono. Altro che “Signori, i soldi non ci sono”: Atlantia Spa, la controllante di ASPI, scoppia letteralmente di salute dal punto di vista economico e nei primi 9 mesi del 2010 ha registrato ricavi per 2,8 miliardi di euro (+9,1% sullo stesso periodo del 2009) e utili netti per 576 milioni (+32,3%). In Parlamento presenteremo un’interrogazione al Ministro delle Infrastrutture per chiedere conto di questa inaccettabile situazione di stallo. Mi auguro che anche la Provincia e la Regione – tutti enti guidati dalla stessa coalizione PDL – Lega Nord – facciano sentire con forza la propria voce.