“La responsabilità del 25% dei tagli previsti per le risorse destinate al Trasporto Pubblico Locale (TPL) è sicuramente del Governo di Centrodestra e della Regione Lombardia, ma a livello amministrativo comunale non ci si può certo solo giustificare, in quanto vittime del Governo e della Regione.Cosa può fare il Comune di Bergamo per evitare tagli delle linee e delle corse, oltre all’ aumento delle tariffe, di fronte ad un mancato trasferimento di circa 3 milioni di euro, visto che se il taglio viene applicato alla lettera, non entreranno nelle casse del Comune i 14 milioni di euro fino ad oggi versati dalla Regione?
Considerando che è la Politica che ha gettato nel caos il funzionamento dei mezzi pubblici, la risposta è semplice: con scelte necessariamente coraggiose: E’ essenziale predisporre provvedimenti che cerchino di contenere il più possibile gli effetti negativi sulla qualità del servizio, cominciando innanzitutto da quelli necessari a rendere più competitivo ed efficiente il trasporto pubblico, come:
- Corsie preferenziali, anche quelle “difficili”da realizzare in una città come Bergamo, che ora però sono legittimate dalla particolare difficoltà del momento, per cui le prevedibili proteste degli automobilisti devono essere governate con responsabilità e senso dell’interesse pubblico.
- ZTL, zone 30 e attivazione delle telecamere sono una forma diversa ma simile all’effetto che possono creare i percorsi protetti per il trasporto pubblico, proprio perché nelle ZTL si hanno meno automobili, e facendo in modo che le inevitabili sanzioni possono essere destinate al bilancio del TPL.
- Politica della sosta: non solo si debbono ampliare le aree di sosta a pagamento, ma si deve alzare la tariffa del posteggio, perché se aumenta il prezzo del biglietto per gli autobus, deve aumentare in proporzione maggiore il costo della sosta, per incentivare e rendere più conveniente utilizzare i mezzi pubblici. Diversamente si ha la beffa di rendere più conveniente l’utilizzo del mezzo privato.
- Aumentare la validità oraria del biglietto da 75 minuti a 90 e intensificare i controlli per accertare il pagamento dei biglietti da parte di tutta l’utenza.
- Iniziare ad attivare politiche di road pricing, magari applicata alla riduzione di effetti inquinanti, le cui entrate debbano essere finalizzate al TPL.
Con queste politiche l’aumento del prezzo del biglietto, che stando alle indiscrezioni sembra debba arrivare ad 1.40 o 1.50 euro per garantire un certo incremento di entrate, può essere integrato con risorse comunali destinate ad ATB, al fine di mantenere il costo effettivo del biglietto ad 1.10 euro, come oggi. E’ su queste azioni che il Partito Democratico sfida l’Amministrazione Tentorio-Ceci”.
Il Segretario Cittadino PD Nicola Eynard – Maddalena Cattaneo