Si è svolta ieri pomeriggio, presso il Teatro Sociale di Bergamo, la tavola rotonda che ha chiuso ufficialmente l’VIII edizione di BERGAMO-SCIENZA. L’argomento trattato è stato “Il linguaggio e la sua evoluzione” e hanno partecipato Andrea Moro e Stefano Cappa dell’Università Vita-Salute del San Raffaele di Milano e Steven Small dell’Università di Chicago. (a cura di Federico Rossi)
L’introduzione sui problemi del linguaggio è avvenuta con la visione particolareggiata di tre spezzoni di film. Il primo riguardava l’interessante caso di un ragazzino selvaggio che circolava nei boschi francesi intorno alla fine del 700, egli fu catturato e dopo vari tentativi di civilizzazione fu definitivamente considerato irrecuperabile, il caso è noto come Victor dell’Aveyron.
Il secondo spezzone è stato dedicato a Kaspar Hauser che fu definito “fanciullo d’Europa”, poiché la sua natura si conservò gentile ed innocente fino alla misteriosa morte che si sospetta si sia procurato, il brano mostrato riguardava il singolare espediente da lui architettato per risolvere l’indovinello che gli veniva posto da un insigne professorone dei tempi.
Infine il terzo era sul caso di Hellen Keller una donna nata sorda e cieca e che dopo aver ricevuto insegnamenti vari riuscì a capire e a divenire ella stessa insegnante, il caso è più noto come Anna dei miracoli.
L’attenzione è stata posta poi sui vari studi condotti su animali, primati in particolare ma anche uccelli, sull’importanza della ricorsività, intesa come proprietà della lingua che la rende altamente discorsiva e comprensibile, sull’emisfero sinistro del nostro cervello come delegato al linguaggio per mezzo dell’area 44 e 45, meglio conosciuta come Broca, sulla struttura lineare e quella gerarchica che governa la grammatica universale.
Interessanti le molte metafore che sono state usate nel tempo per definire il cervello fino a giungere a quella attuale di sistema in cui tutte le componenti sono altamente interconnesse tra loro. Sono stati ricordati gli Illustri nomi che si sono occupati di questa specifica funzione umana, il linguaggio così affascinante e complesso che ancora oggi è oggetto assiduo di discussione e studio. Molta l’affluenza di pubblico, considerevole la curiosità espressa con le domande.
Bergamo Scienza ha chiuso con un grande numero al suo attivo, più di 100.000 persone partecipanti che hanno dato lustro a quello che è divenuto ormai un’insostituibile appuntamento bergamasco con la cultura scientifica.