I Carabinieri del Comando Provinciale di Bergamo hanno intercettato C.I., 63enne rumeno, ricercato in tutta Europa, accusato di essere a capo di una organizzazione criminale specializzata nella clonazione e contraffazione di carte di credito e nella realizzazione di documenti falsi.
Il distinto signore, fermato dai militari del Comando Provinciale di Bergamo nei pressi dell’aeroporto di Orio al Serio (BG) per un normale controllo alla circolazione stradale, era infatti gravato da un mandato di cattura europeo, emesso su richiesta del Tribunale di Roma lo scorso aprile, e da allora si era reso irreperibile. Le lunghe indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica Capitolina e condotte da diversi organi di polizia, hanno permesso di appurare che lo “ZIO”, come veniva chiamato nell’ambiente, viaggiava in tutta Europa con documenti contraffatti, installando, presso gli sportelli automatici dei circuiti bancari più diffusi, sofisticate apparecchiature che intercettavano i codici delle carte di credito ivi utilizzate. I dati, acquisiti fraudolentemente, venivano quindi inviati via “sms” ai complici, che provvedevano alla “clonazione” delle carte, attraverso cui venivano svuotati i conti di ignari correntisti con ingenti acquisti presso centri commerciali e noti siti di shopping on-line. Lo scorso maggio, cinque dei venti componenti della banda, tutti rumeni, sono stati tratti in arresto in esecuzione di provvedimento cautelare, ma lo ZIO, all’estero per “lavoro”, aveva fatto perdere le proprie tracce.
Al momento dell’arresto C.I. si trovava a bordo di un’autovettura appena noleggiata, condotta da un connazionale 24enne domiciliato a Curno (BG), ed è stato trovato in possesso di carte di credito contraffatte, 2.500 euro ed un lingotto d’oro del peso di 50 grammi, acquistato on-line proprio mediante una carta clonata.
L’arrestato si trova ristretto presso la casa circondariale di Bergamo a disposizione dei Magistrati inquirenti.