Aveva soltanto diciannove anni Zaccaria Belatik, il giovane travolto da un autobus di linea alle 8.30 di ieri, domenica 18 febbraio, di fronte alla stazione di Bergamo.
Zaccaria era nato in Italia, da una famiglia originaria di Casablanca (in Marocco). Con mamma, papà, fratellino e sorellina viveva in via Roma 21 a Grignano, una frazione di Brembate, dove era cresciuto e aveva frequentato anche le scuole.
Da pochi mesi, ha raccontato il padre in diverse interviste, Zaccaria aveva trovato lavoro nell’azienda Plastocap di Marne, non lontano da casa, che opera nel settore delle materie plastiche. Aveva anche conseguito il patentino per guidare il muletto.
Nel tempo libero, frequentava una palestra di Madone, dove praticava kickboxing. Da piccolo, in oratorio, si era avvicinato anche al calcio. Insomma: un «bravo ragazzo», come viene descritto da tutti.