I sentimenti e le passioni si leggono in faccia. Perché il nostro volto esprime la gioia, la tristezza, l’irritazione, il piacere, l’aspetto, e la stessa gelosia? Quali meccanismi scattano nel cervello che da questi comandi? Secoli fa alle domande aveva dato una risposta Charles Darwin, il padre dell’evoluzione; secondo le sue teorie, le diverse espressioni facciali che accompagnano le emozioni umane, hanno un significato specifico: quello di comunicare agli altri situazioni di pericolo paura, terrore eccetera. Partendo da questo, i ricercatori hanno cercato di studiare le reazioni dell’organismo alle emozioni: In sostanza, La clinica dei sentimenti e delle passioni…queste sono le risposte:
Sentimenti e nervi. Ogni emozione intensa, si accompagna ad alterazioni dei mediatori nervosi, degli ormoni e della fisiologia dell’organismo. In risposta ai comandi dei nervi, le ghiandole surrenali aumentano l’attività secernendo più corticosteroldi ed adrenalina. Questi ormoni fanno alzare la pressione arteriosa e rendono l’organismo pronto all’attacco.
Batticuore ed ansia. Numerose emozioni, anche quella positiva come può essere il coinvolgimento amoroso, producono un aumento del ritmo cardiaco: batticuore, del rossore o del pallore, sudorazione, eccetera. Le emozioni che implicano ansia ed eccitazione accrescono l’attività dei neuroni che per comunicare tra loro usano la noradrenalina, la serotonina e la dopamina. Le emozioni positive possono portare ad un aumento della produzione di endorfine vere e proprie tranquillanti naturali.
Le emozioni della coppia. Vi sono emozioni, sentimenti, passioni, che riguardano i due partner non soltanto per la sessualità ma anche e soprattutto per i rapporti quotidiani. Le tensioni acute e croniche per esempio, sono vere e proprie forme di stress, con tutti i disturbi conseguenti.
Le tensioni amorose. Procedendo sul cammino iniziato da Darwin, alcuni ricercatori hanno notato che se le espressioni facciali rispecchiano i nostri sentimenti e si accompagnano a modifiche del nostro stato interno, produzione di ormoni, messaggi nervosi, alterazioni del sistema nervoso vegetativo, anche l’atteggiare volontariamente il viso ad una particolare emozione può inviare dei segnali all’ l’organismo, modificandone le funzioni. Così, se ad un attore si chiede di assumere l’espressione facciale di una persona felice o cupa di chi è rosso dalla gelosia, il suo organismo riflette i segnali che provengono dal viso, tanto che lo sperimentare può “leggere” le emozioni dell’attore attraverso i soli parametri fisiologici. Le tensioni d’amore, quindi lasciano i segni che si colgono sul nostro viso e che il fisiologo può individuare nel nostro corpo.
Sara Carrara