“Il volontariato ha radici antiche e, soprattutto, femminili”: a ricordarlo è stata la prof.ssa Maria Teresa Brolis, PhD in storia medievale dal 1989, nell’ambito della conferenza “Donne: attrici di cura” organizzata da Avis Comunale Bergamo, nella giornata di sabato 11 giugno per celebrare il World Blood Donor Day 2022.
Al Centro Congressi Papa Giovanni XXIII di Bergamo presenti 50 degli oltre 400 donatrici e donatori che hanno raggiunto la quota di donazioni necessarie all’assegnazione della benemerenza associativa. Molte anche le persone collegate da remoto, che hanno potuto assistere alle premiazioni e alla conferenza della prof.ssa Brolis, oltre che al discorso di Paolo Comana, Presidente di Avis Comunale Bergamo.
La studiosa Maria Teresa Brolis ha riportato diversi esempi di esperienze femminili di dedizione civica nel Medioevo come radici delle attuali attività di volontariato: grazie all’ampio patrimonio farmaceutico a disposizione, costituito da erbe medicinali, i rimedi d’origine vegetale e naturale erano svariati e, a occuparsene, erano principalmente le donne. Trotula è solamente una delle donne-medico di quel tempo, votate all’assistenza verso i più deboli, a domicilio o in ospedale, anche avvalendosi della musicoterapia medievale.
A chiusura della conferenza, la consegna delle benemerenze associative alle donatrici e ai donatori con un numero record di donazioni al 31 dicembre 2021. I soci premiati (50 in presenza e, gli altri, simbolicamente a distanza) sono stati 439, di cui: 178 Rame (86 donne), 135 Argento (65 donne), 55 Argento dorato (13 donne), 40 Oro (10 donne), 18 Oro Rubino (2 donne), 11 Oro Smeraldo (2 donne), 2 Oro Diamante (1 donna). A coronare il conferimento dei riconoscimenti, la testimonianza di Federica Rizzi, classe ’87, che ha raccontato la sua esperienza di donazione del midollo, datata giugno 2021, fornendo un ulteriore esempio di generosità e dono di sé per gli altri.
“Oggi – ha spiegato il Presidente Comana – celebriamo la Giornata Mondiale del Donatore di sangue 2022 e crediamo che non esista modo migliore di valorizzare la ricorrenza se non quello di conferire le benemerenze associative ai donatori più meritevoli. Esprimere gratitudine è il miglior mezzo di propaganda, perché riunisce apprezzamento per il dono di sé operato, indicazione del comportamento da imitare e condivisione della dedizione solidale; oltre a rappresentare la giusta ricompensa per il gesto della donazione”.
“A livello comunale, regionale lombardo e nazionale, – ha continuato Comana – la grande famiglia di Avis è unita e accomunata dalla volontà di difendere la donazione in qualità di gesto gratuito, non retribuito. Questa cultura del dono trova pieno riscontro nel nostro territorio: non a caso, Bergamo è stata scelta come Capitale del Volontariato 2022. Per questo motivo abbiamo voluto dedicare una riflessione particolare alle donne depositarie dell’accoglienza e della cura, a partire dal racconto delle figure femminili studiate dalla Prof.ssa Maria Teresa Brolis; perché si tratta di chiari esempi di volontariato realizzati in un’epoca contrassegnata dall’abbandono e dall’emarginazione, che rappresentano la vera essenza del dono”.