TRINITA’ 2022 ANNO C
Giovanni, 16,12-15
In quel tempo, disse Gesù ai suoi discepoli: «Molte cose ho ancora da dirvi, ma per il momento non siete capaci di portarne il peso. Quando verrà lui, lo Spirito della verità, vi guiderà a tutta la verità, perché non parlerà da se stesso, ma dirà tutto ciò che avrà udito e vi annuncerà le cose future. Egli mi glorificherà, perché prenderà da quel che è mio e ve lo annuncerà. Tutto quello che il Padre possiede è mio; per questo ho detto che prenderà da quel che è mio e ve lo annuncerà».
Commento
L’argomento della Trinità risulta sempre un pò ostico per via della difficoltà di ammettere un Dio solo in tre persone. Le parole di Gesù ci dicono che Dio è un mistero di Amore, di armonia e di accordo perfetto tra le tre persone divine. La Trinità è dunque è un abisso inesauribile di Amore che spiega simultaneamente l’unità e la distinzione delle persone divine. Osserva S. Agostino: «Se l’amore unisce e fa di una pluralità di persone un cuor solo ed un’anima sola, quanto più il Padre, il Figlio e lo Spirito Santo, che sono all’origine di questo Amore, costituiscono un unico Dio!». L’amore che unisce il Padre al Figlio è talmente forte che essi hanno tutto in comune, compresa la stessa natura divina. Proprio perchè uniti in una relazione dall’intensità indicibile, da essi procede lo Spirito Santo, la sovrabbondanza della loro vitale e inesauribile forza di amore, il loro Amore personificato.
Con il segno della croce esprimiamo questi due aspetti di una realtà incomparabile:
1) Dio è un sublime mistero di Amore. 2) A questo Mistero di Amore è associato l’uomo; ognuno di noi, diventato figlio di Dio e fratello di Gesù, ha ricevuto il medesimo Spirito. Questo significa che tra gli uomini si è stabilito un legame di famiglia.
Noi avvertiamo l’urgenza dei doveri verso i nostri simili in base alla qualità dei rapporti che abbiamo con loro. L’esempio più grande sono i rapporti familiari, fondati sulla comunanza del sangue, sull’essere oggetto di una costante cura da parte dei genitori, sulla condivisione di una medesima mensa. Ora il modello familiare non può applicarsi tale e quale verso chi è estraneo alla famiglia. L’intensità della relazione si estende agli amici, al gruppo sociale, ma se viene aumenta la distanza avvertiamo con più difficoltà il debito di amore verso gli altri. I principi dell’uguaglianza e del rispetto verso tutti rischiano di essere travolti dalla diversità di interessi, dai differenti modi di pensare, dall’appartenenza a popoli diversi, fino a degenerare nelle guerre. Ora il messaggio cristiano ci insegna che esiste una vicinanza tra gli uomini, uguale se non superiore a quella esistente in famiglia. Ci sono un Padre ed un Fratello [Gesù] che hanno un rapporto esclusivo con ogni uomo, per cui tutti ci troviamo strettamente legati. Oltre ad essere figli nel Padre e fratelli di Gesù, ci viene comunicata la sovrabbondanza del loro Amore, cioè lo Spirito Santo, che muta il cuore umano rendendolo sempre più capace di amare a imitazione di Gesù e del Padre, perchè condividiamo lo stesso Amore.
Il traguardo dell’umanità come una sola famiglia, diventa concreta possibilità nella misura in cui gli uomini accolgono con fede il dono della vita Trinitaria ad essi proposta. Questa è la Rivelazione della verità tutta intera ad opera dello Spirito Santo di cui ci parla il brano di Vangelo di oggi. A questo possiamo accostare un’altra frase di Gesù, sempre del vangelo di Giovanni, che afferma la comunicazione all’uomo della forza di Amore della Trinità: «Padre ho fatto conoscere loro il tuo nome e lo farò conoscere, perché l’amore con il quale mi hai amato sia in essi e io in loro», [Giovanni 15,26] Quindi la comprensione del mistero trinitario e la consapevolezza di essere chiamati a riceverlo è il fondamento dell’edificazione della famiglia umana, chiamata a diventare un unico organismo animato da un solo Amore, l’Amore del Padre del Figlio e dello Spirito Santo. Di questo organismo, chiamato il Corpo mistico di Cristo, S. Agostino afferma: «I Figli di Dio infatti sono il corpo dell’unico Figlio di Dio, sono il Cristo totale, il quale ama se stesso. Dal momento che le membra [cioè gli uomini] si amano a vicenda con l’amore di Dio, di conseguenza il corpo ama se stesso con un medesimo sentimento». (Commento alla I lettera di Giovanni, 10,3). Unità di Dio ed unità degli uomini, grazie al dono dello Spirito!!!