Dopo la “Transumanza dei bergamini” a cavallo tra fine settembre e inizio ottobre, con una mandria di mucche che da via Baioni è arrivata fino a Lodi Vecchio (85 chilometri), sabato 30 ottobre il Festival del Pastoralismo rimette in strada una tradizione iniziata nel 2014 e interrottasi solo nell’anno nero del contagio: la mini transumanza delle mura e dei colli. Pecore e agnelli, asini, cani, accompagnati dai fischi dei pastori, risalgono i bastioni. Come nel 2019, infatti, il percorso inizia in Città Bassa. Partenza alle 9.30 da via Baioni (angolo via Sporchia, campo sportivo Utili). Una volta giunti in Piazzale Oberdan, l’itinerario sale verso la Città alta seguendo via San Tomaso e via Pignolo. Quindi si attraverserà Porta Sant’Agostino (a destra) e si sfilerà (come in anni passati) sul viale delle Mura sin a Colle Aperto. Da qui si salirà sui colli per via Beltrami e, proseguendo per via Castagneta, si arriverà a Valmarina.
La transumanza è un modo per raccontare come i pastori bergamaschi continuino, da mille anni, a fare la spola tra le pianure solcate dai fiumi che scendono dalle Alpi Orobiche (Oglio, Serio, Adda) e gli alti pascoli degli alpeggi. Continuano anche – come fa il gregge del festival, condotto dal pastore parrese Mario Cominelli – a passare da Bergamo, pascolando le aree a verde della periferia ma anche quelle sotto le mura, dove eseguono un servizio di “manutenzione ambientale” del tutto sostenibile.
All’arrivo del gregge (mezzogiorno circa) i partecipanti potranno visitare il mercatino dei prodotti a km 0 del Parco e di produttori di formaggi artigianali bergamaschi, acquistare libri, visitare la mostra “Campanacci d’Italia”, assaggiare carni ovine cucinate, salumi e formaggi accompagnati dalla polenta del mais spinato di Gandino. Colonna sonora immancabile i baghèt di Renato Carminati e Mario Borali, e di altri giovani suonatori.
All’antico monastero di Valmarina, poi, il festival terrà banco fino a domenica 31 tra convegni e presentazioni di libri. Non solo: la domenica mattina si terrà la Mostra locale della razza bruna italiana, con momento di commemorazione di Tino Ziliani. Sia sabato che domenica (11-14) servizio di cucina: polenta di mais spinato di Gandino con salumi (prosciutto crudo “botto” di Ardesio e salame bergamasco) o formaggi (Branzi ftb, Strachitunt dop, Taleggio dop). Piatti caldi di carne ovina bergamasca innaffiati da Valcalepio rosso Doc e San Colombano Doc. Al pomeriggio castagnata del gruppo Alpini.