L’aria «cattiva» uccide più dei virus. In Pianura Padana, in particolare a Bergamo, questo fenomeno è ancora più accentuato. Ma pochi ne parlano ed in centro si può ancora circolare in auto.
La ricerca effettuata da “Regional and global contributions of air pollution to risk of death from Covid-19” ha dimostrato il collegamento tra l’inquinamento da PM2.5 e mortalità da Covid-19. In Italia i morti sarebbero tra il 7 al 34%, in media in Italia il 15% sarebbero morti per Covid-19 a causa dell’esposizione a lungo termine al PM2,5. Probabilmente a Bergamo città siamo a 1 morto su 3. Dunque dei 3.194 morti bergamaschi più di 1.000 sono morti a causa dell’inquinamento.
In Italia le morti precoci per particolato sono almeno 58.600, secondo l’Air Quality Report 2019 dell’EEA.
Misurazioni della concentrazione di biossido di azoto in Europa. Raccolte dal satellite Copernicus Sentinel-5P. Fonte ESA (European Space Agency).
Considerato tutto possiamo tranquillamente affermare che a Bergamo l’inquinamento uccide ogni 2 o 3 anni più di quanto abbia fatto il Covid quest’anno.