Un piano personalizzato gli ha dato l’opportunità di raggiungere la laurea ottenendo un’alta formazione da applicare nel suo lavoro, necessaria per rivestire ruoli professionali più specifici e specializzati. Venerdì 20 novembre, Mattia Cavalieri, 27 anni, si laureerà attraverso un percorso di apprendistato di III livello in Scienze dell’Educazione.
Un percorso, tra i primi in Italia, basato sulla stipula di un contratto di lavoro finalizzato alla qualificazione professionale contemporaneamente al conseguimento del titolo di studio.
«La possibilità di un percorso di laurea in apprendistato di II livello nasce da un accordo, quasi unico nel panorama italiano, istituito dall’Università degli studi di Bergamo con Confcooperative – spiega il rettore Remo Morzenti Pellegrini –. Sono perscorsi come questo che ci permettono di mettere in pratica la cosiddetta circolarità formativa: le aziende che assumono apprendisti di III livello possono beneficiare di agevolazioni contributive e fiscali e hanno il vantaggio di poter progettare con l’Università il percorso formativo dell’apprendista, anche in funzione degli specifici fabbisogni di competenze dell’azienda stessa».
Il percorso è stato seguito da due tutor: uno accademico, la prof.ssa Giuliana Sandrone, e uno aziendale, la dott.ssa Valentina Piazzalunga.
“La comunicazione come strumento per favorire la relazione educativa in contesti di disabilità intellettiva” è il titolo del Project work di Mattia che tratta gli aspetti teorici e scientifici della comunicazione e la sua importanza nelle relazioni educative. Aspetti teorici testati sul campo e connessi all’esperienza pratica effettuata tramite un intervento educativo svolto presso il Centro Socio Educativo Ikebana di Bergamo, impegnato nella costruzione di progetti di vita con persone adulte che presentano disabilità intellettive. Una connessione preziosa per favorire in Mattia lo sviluppo di competenze professionali fortemente ancorate al sapere acquisito.
«L’apprendistato di III livello – dichiara il laureando Mattia Cavalieri – è un’esperienza davvero molto affascinante e ricca di emozioni che mi ha fatto crescere a livello professionale e umano. Come tutti i percorsi può essere faticoso, ma l’esperienza che ho portato a casa è indescrivibile. Consiglio a tutti gli studenti, che vogliono mettersi in gioco, di intraprendere questo percorso che permette di sperimentare un modo completamente nuovo di frequentare l’Università»
«Un fattore caratterizzante di questi percorsi riguarda l’elevata personalizzazione che consente di porre al centro gli interessi e le potenzialità dell’apprendista. Al termine dell’esperienza nasce una figura professionale altamente qualificata e pronta per entrare nel mondo del lavoro con anticipo rispetto ai colleghi della stessa età e, soprattutto, pronta a svolgere una professione specifica» – spiega Marco Lazzari, direttore del dipartimento di Scienze umane e sociali.