«I dati sulla curva epidemiologica della nostra provincia evidenziano che non sussiste uno scenario di massima gravità così come stabilito per la zona rossa individuata dall’ordinanza del Ministro della Salute. Le imprese della nostra provincia, come da studi elaborati da numerosi soggetti accreditati, hanno già subito danni economici pesanti e più gravi rispetto agli altri territori lombardi». Per questa ragione i presidenti di Ascom Confcommercio Bergamo e di Confesercenti Bergamo, Giovanni Zambonelli e Antonio Terzi, hanno avanzato la richiesta di una deroga per le attività commerciali e della ristorazione bergamasche.