Come era facilmente prevedibile tra le attività maggiormente colpite dai provvedimenti di chiusura necessari al contenimento dei contagi vi sono quelle legate alla filiera turistica. Fortunatamente nella Bergamasca durante il periodo estivo si sono registrati però timidi segnali di ripresa, nonostante il settore extra-alberghiero imprenditoriale cittadino (750 tra case vacanze, bed&breakfast e affitta camere) abbia perso in media il 60 per cento del fatturato.