L’annata oleario 2019 è stata disastrosa per tutto il Nord Italia, Lombardia e Bergamasca comprese. Lo abbiamo già scritto alcune settimane fa e la conferma arriva sfogliando l’edizione 2020, fresca di stampa, della “Guida agli Extravergini” a cura di Slow Food Italia, il libro-bussola che, come ogni anno, aiuta i consumatori a districarsi nel complesso e articolato mondo dell’olio e a far conoscere le aziende produttrici di extravergine d’oliva “ buono, pulito e giusto”.
«Nelle sei regioni del Nord – si legge nelle note introduttive – la riduzione delle olive raccolte varia da meno 65 a meno 100%. Soprattutto attorno ai laghi prealpini, Garda, Iseo, Como, non si è neppure raccolto. Da una grande produzione qualitativa e quantitativa nel 2018 (circa 12 mila tonnellate tra Lombardia, Trentino, Veneto, Friuli Venezia Giulia, Liguria e Emilia Romagna) si è passati a poco più di 5 mila tonnellate di olio nel 2019». La crisi si legge bene nella Guida, dove le aziende segnalate al Nord sono pochissime, tre soltanto in Lombardia, di cui una bergamasca, appunto Il Castelletto: 3 ettari coltivati, 1700 piante, produzione di soli 13 ettolitri, si legge nella Guida. Anche se la produzione avviene in Sardegna, a Ittiri in provincia di Sassari, va ricordata l’azienda dei Fratelli Pinna: la commercializzazione dei prodotti (olio d’oliva ma anche diversi sottoli e altre specialità sarde) viene curata a Bergamo da Antonella Pinna Masia, bergamasca di adozione da decenni. L’azienda (32 ettari, 4.200 piante, produzione 45 ettolitri) viene segnalata in particolare per il suo denocciolato di Bosana e il cru Antichi Uliveti del Prato. Questi due oli, inoltre, sono inseriti nella élite degli “Oli del Presidio”, progetto con il quale Slow Food promuove il valore ambientale, paesaggistico, salutistico ed economico dell’olio, tutela oliveti antichi, cultivar autoctone e raggruppa produttori che non adoperano fertilizzanti di sintesi e diserbanti chimici.
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Nell’edizione 2020 della Guida sono raccontate 580 realtà tra frantoi, aziende agricole e oleifici, recensiti 943 oli tra gli oltre mille assaggiati. Tra i produttori segnalati, 177 offrono ristorazione e 190 sono quelli con possibilità di alloggio.
NELLA FOTO, ANTONELLA PINNA MASIA PREMIATA DA SLOW FOOD PER LA QUALITA’ DEI SUOI OLI E SOTTOLI.