DOMENICA III TEMPO ORDINARIO A
Dal Vangelo secondo Matteo (Mt 4,12-17)
Quando Gesù seppe che Giovanni era stato arrestato, si ritirò nella Galilea, lasciò Nàzaret e andò ad abitare a Cafàrnao, sulla riva del mare, nel territorio di Zàbulon e di Nèftali, perché si compisse ciò che era stato detto per mezzo del profeta IsaiaTerra di Zàbulon e terra di Nèftali, sulla via del mare, oltre il Giordano, Galilea delle genti! Il popolo che abitava nelle tenebre vide una grande luce, per quelli che abitavano in regione e ombra di morte una luce è sorta. Da allora Gesù cominciò a predicare e a dire: «Convertitevi, perché il regno dei cieli è vicino».
Commento
Gli inizi del ministero di Gesù presentano due differenze rispetto a Giovanni Battista:
– la predicazione in Galilea, considerata dagli Ebrei del tempo una regione sospetta, perchè la popolazione di fede ebraica viveva a contatto con i pagani, quindi poco raccomandabile. Giovanni Battista invece aveva iniziato in Giudea, dove la popolazione era di pura razza ebraica e dove avevano sede il Tempio e le scuole rabbiniche.
– il Battista presenta la venuta del Regno di Dio come un giudizio imminente, per il quale occorre prepararsi. Per Gesù invece si tratta di una conversione non in vista di un giudizio imminente, ma per accogliere una “Buona Notizia”, come significa la parola “Vangelo”.
Ora la “Buon Notizia” è tale se uno la attende, e se sa apprezzarne il contenuto. Gesù è stato oggetto di curiosità, che alla fine si è tramutata nel rifiuto. Questo ha riguardato le autorità religiose che non hanno ritenuto di vedere in Lui il Profeta, il Messia promesso; anzi l’hanno ritenuto un falso maestro e sobillatore. Le folle inizialmente sono state interessate a Gesù per le guarigioni, creando subito un equivoco. Per Gesù esse erano un segno che le doveva orientare alla sua sequela, implicante la conversione; invece molti si sono fermati alle guarigioni non interessandosi di altro.
Gesù invece ha voluto rivelare che egli stabiliva una nuova Alleanza con gli uomini, fondata sul legame di amore di un Padre che ama ogni uomo come suo figlio. Si adempivano pienamente quanto già i profeti avevano annunciato: essi parlavano di un amore affettuoso: “ Io [è Dio che parla] ti traevo con legami di bontà, con vincoli di amore, ero per Israele come chi solleva un bimbo alla sua guancia” (Osea, 11,4). Dio Padre si mostra come un innamorato che arriva al punto di tatuarsi il nome della persona amata sul palmo di una mano: “Ecco sulle palme delle mie mani ti ho segnato” (Iasia, 49,16). Il suo amore è superiore a tutte le offese e ingratitudini: “ Anche se i monti si spostassero e i colli vacillassero, non si allontanerebbe da te il mio affetto, nè vacillerebbe la mia alleanza di pace” (Isaia 54,10).
Il Vangelo si basa su fondamento: Tu sei amato da Dio, come un padre del proprio figlio, perchè sei unico ai suoi occhi. Così Egli è per ogni uomo sena fare nessuna differenza.
Il contenuto del Vangelo è questo: vi è un Amore infinito che , iene prima di te, che ti chiama a corrispondere, perchè ti considera suo Figlio. Sei chiamato a prendere coscienza di questa grazia e di sentirci figli di Dio.
Dobbiamo convertirci a questa realtà che cambia la vita di ognuno e di tutti. Con essa muta radicalmente il modo di pregare, il modo di rapportarsi con Dio e conseguentemente tra di noi.
Papa Francesco ci chiama a compiere questa prima esperienza cristiana: “Cerca di rimanere un momento in silenzio lasciandoti amare da Lui. Cerca di mettere a tacere tutte le voci e le grida interiori e rimani un momento nel suo abbraccio di amore”. Ripeti dentro di te in silenzio: Sono Figlio di Dio. In questa sta la mia sicurezza e forza, perchè non sarò mai abbandonato.