Il Consiglio di Stato ha respinto il ricorso presentato dalla difesa di Claudio Galimberti, detto “il Bocia”, leader della Curva Nord atalantina, contro il Daspo di cinque anni, poi prolungato di altri 18 mesi, firmato nel 2015 dal questore Girolamo Fabiano. Galeotto fu, per il prolungamento, il “caso” della porchetta: ad aprile 2015 il Bocia si presentò nell’area dell’antistadio e dopo essersi avvicinato ai tornelli con una testa di porchetta in mano la consegnò a due poliziotti dicendo, scrivono i giudici, «Questa datela alla questura». L’argomento della difesa, sull’assenza di pericoli legati all’iniziativa del Bocia, è stato respinto.