Inizia a farsi sentire, e sensibilmente, l’effetto “Fornero” sull’erogazione delle pensioni in provincia di Bergamo: nella fascia d’età che va dai 55 ai 64 anni, ovvero il contingente più corposo, sono più di 13mila gli assegni in meno che verranno pagati nel 2019 rispetto al 2014, secondo quanto emerge da un approfondimento condotto dalla Fnp Cisl di Bergamo sui dati dell’Inps. Un risparmio per le casse dell’Inps pari a oltre 160 milioni di euro per quest’anno. Peccato che il risparmio pesi quasi tutto sulle fasce pensionistiche “medie” e “medio basse”, perché gli assegni oltre i 3mila euro sono cresciuti di ben 3.200 beneficiari, praticamente vanificando il risparmio dei pensionamenti ritardati (150 i milioni “investiti” nel 2019). Il bilancio 2019 della spesa pensionistica in provincia di Bergamo parla comunque di un aumento degli assegni e anche degli importi: 2.449 sono i pensionati in più rispetto all’anno precedente, e oltre 11 milioni e mezzo l’incremento in euro delle uscite dell’Inps nei confronti dei pensionati bergamaschi.