La voce circolava da tempo negli ambienti della Bergamo che conta. Che il nuovo stadio avesse bisogno di una sponsorizzazione forte, a partire dal nome, era scontato dopo la cessione dell’impianto all’Atalanta, che ne ha progettato la rinascita mettendo sul piatto 35 milioni di euro. Un grande privato legato all’attuale rinascita della città, con un forte interessamento nel mondo dell’edilizia e delle costruzioni. Ma di fronte all’ipotesi Gewiss, una delle pochissime praticabili, non è mai stata data l’ufficialità. Ora, praticamente, c’è. Non c’erano alternative. L’Atalanta non è la Juventus. Non ha la stessa ribalta mediatica, ovvio. Quindi di colossi internazionali interessati a una sponsorizzazione di questo tipo non se ne sono mai visti all’orizzonte. Niente Allianz. Né Emirates, come è accaduto per l’Arsenal sotto una pioggia di sterline.