In linea con gli impegni assunti dai ministri della Salute del G7 lo scorso 5 e 6 novembre a Milano e con gli obiettivi fissati dall’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile, i Distretti Rotary 2041, 2042, 2050, con il patrocinio di Regione Lombardia, presentano sabato 18 novembre alle ore 15.30 presso la sala Biagi di Palazzo Lombardia, il convegno «La salute delle nazioni».
Un importante momento di riflessione che, a partire dal libro rivelazione «The health of nations» di Karen Bartlett, ricercatrice, giornalista e autrice, vedrà confrontarsi sullo sfidante tema della salute, tra crisi umanitarie e sistemi preventivi, il presidente di Regione Lombardia, Roberto Maroni, il Direttore dell’Organizzazione Mondiale della Sanità per l’eradicazione della Polio che interverrà in video conferenza, Michael Zaffran, il governatore del distretto 2041, Andrea Pernice, l’autrice Karen Bartlett, il Past President 2016/17 di Rotary International, John Germ, il Presidente Osservatore Internazionale per la Salute, già Sherpa Salute del Governo italiano, Francesco Aureli, il Capo Laboratorio di Microbiologia Clinica, Virologia e Rischio Biologico Università Ospedale Sacco, Maria Rita Gismondo, e la Direttrice Global Laboratory Containment Activities, Nicoletta Previsani.
La salute globale è, infatti, un tema strategico per il futuro dell’umanità a cui Rotary si dedica da sempre, lavorando per rafforzare il percorso di ciascun Paese verso la copertura sanitaria universale (UHC), impedendo che i sistemi sanitari crollino durante le emergenze umanitarie e di salute pubblica. Con le nuove spinte geopolitiche rappresentate dai flussi migratori e con i cambiamenti climatici irreversibili che stanno modificando la biodiversità di intere aree del pianeta esponendo sempre più spesso molti territori a rischi mai conosciuti prima, infatti, diventa ancora più importante l’impegno globale per diffondere una cultura di prevenzione.
Una mission che vede Rotary in primo piano con la battaglia pluridecennale contro la Polio, una malattia per la quale non esiste una cura, ma che è prevenibile con un vaccino. Il programma per la Global Polio Eradication di Rotary International, infatti, è stato riconosciuto e sposato dall’OMS Organizzazione Mondiale della Sanità ed è tutt’oggi una delle iniziative più importanti in fatto di prevenzione. Basti pensare che dal 1988 a oggi sono stati ridotti del 99% i casi di contagio e sono stati immunizzati contro la polio oltre 2,5 miliardi di bambini in 122 Paesi.
Ed è proprio mentre il mondo si avvicina a conseguire il risultato dell’eradicazione globale della Polio che Rotary intende ribadire e rafforzare le misure in campo per ridurre le disuguaglianze globali e per proteggere e migliorare la salute di tutti gli individui attraverso servizi sanitari inclusivi, affrontando malattie non trasmissibili, ponendo fine alle epidemie dell’HIV / AIDS, della malaria e della tubercolosi entro il 2030 attraverso il sostegno al programma comune delle Nazioni Unite sull’HIV / AIDS (UNAIDS) per combattere l’AIDS, la tubercolosi e la malaria e UNITAID e sostenendo le principali iniziative globali come l’Alleanza per i Vaccini.
Una sensibilità che nasce in ottica globale, ma che è si sviluppa, giorno dopo giorno, con azioni locali. In Lombardia, in particolare, sono numerose le iniziative di screening e di formazione attivate nelle scuole per diffondere la cultura della prevenzione fin dalla più tenera età.
«Solo lavorando gli uni al fianco degli altri, con convinzione e determinazione ogni giorno, potremo riuscire a vincere una sfida tanto grande. – anticipa Andrea Pernice, governatore del distretto 2041 – I valori di solidarietà e integrità guidano le azioni dei nostri Distretti quotidianamente, facendo sì che il nostro impegno possa essere efficace tanto a livello locale, quanto a livello globale. Per questo, abbiamo voluto una giornata di riflessione dallo sguardo ampio, internazionale, puntando la nostra attenzione sulle sfide più importanti di sempre, con l’obiettivo di accrescere la consapevolezza dei cittadini circa l’importanza della prevenzione e dell’impegno comune nell’eradicazione di queste terribili malattie. Perché nella salute universale nessuno può essere lasciato indietro».