Mentre in occasione del prossimo G7 (summit mondiale sul tema dell’agricoltura, che porterà Bergamo alla ribalta internazionale) le camere del Relais San Lorenzo di Bergamo Alta sono già tutte prenotate per ospitare i ministri e altri diplomatici, Paolo Facchinetti, amministratore unico della struttura (unico hotel 5 stelle della città) annuncia che passeranno nel suo ristorante alcuni stellati protagonisti della cucina europea per delle cene “a quattro mani”. Qui, al ristorante Hostaria, l’executive chef Antonio Cuomo ospiterà alcuni dei più interessanti esponenti del fine dining internazionale, con tre serate in compagnia di cuochi provenienti da Svezia, Belgio e Norvegia. La rassegna prende il via martedì 3 ottobre con la cena che vedrà come ospite ai fornelli Titti Qvarnström, l’unica chef donna stellata in Scandinavia.
La giovane cuoca svedese è una talentuosa rappresentante di una cucina stilisticamente varia, che prende spunto da ciò che offre il territorio ma sa poi spingersi anche verso creative rivisitazioni di prodotti di altissima qualità, dalle ostriche al tartufo. Dopo l’esperienza di diversi anni trascorsi nello stellato Bloom in The Park, Titti Qvarnström si appresta nei prossimi mesi a far partire una nuova avventura nel nuovo ristorante Allium, sempre a Malmoe, ma è anche reduce dalla pubblicazione di un libro (in Svezia e solo in lingua svedese) dove ha raccontato delle eccellenze gastronomiche della sua città.
A seguire, domenica 18 marzo 2018, sarà la volta di Michael Vrijmoed del ristorante Vrijmoed di Gent, in Belgio. Anche in questo caso si tratta di una cucina stellata, proposta da un cuoco giovane che ha lavorato da Peter Goossens a Hof Van Cleve (è il ristorante numero 50 della lista 50 Best), dove ha appreso il gusto per la precisione e l’eleganza del piatto unita a una ricerca maniacale della materia prima. Poco importa che si tratti delle verdure e dei prodotti della terra che sa offrire la campagna delle Fiandre oppure delle carni e del pesce che arrivano dai migliori produttori, non solo locali, Michael Vrijmoed sa sempre esaltare i sapori primari in preparazioni che evidenziano una mano delicata e sensibile.
Infine, martedì 17 aprile, chiuderà la serie di appuntamenti il norvegese Sven Erik Renaa del ristorante Re-Naa di Stavanger. Spigliato e controcorrente, Sven Erik è capace di mettere in tavola un curioso mix di stili contrapposti. Da una parte il rigore, la classicità e i francesismi frequentati nel corso degli anni trascorsi nella sfera del Bocuse d’Or, mentre dall’altro lato c’è una vocazione più contemporanea e rock, che si presta a commistioni e crea incroci sorprendenti. Non è un caso, che a Stavanger, Sven Erik Renaa, oltre al suo ristorante gourmet con stella Michelin, abbia aperto negli anni passati anche un bistrò e una pizzeria dove usare il suo talento su una cucina più accessibile e informale, capace di proporre piatti non solo di ispirazione nordica.
A rendere più stimolanti le serate ci sarà anche la presenza di due partner: il Norwegian Seafood Council, ente promotore di prodotti ittici norvegesi (salmone, stoccafisso, gamberetti, tra gli altri, ed è per questo che ogni cuoco presente all’Hostaria si cimenterà su un piatto con un prodotto del Mare del Nord) e lo Champagne Dampierre, per l’abbinamento al tavolo. Costo di ogni serata € 85,00 per persona, acqua, caffè, vini in abbinamento inclusi. Per info: www.relaisanlorenzo.com – hostaria@relaisanlorenzo.com +39 035 237383.
Antonio Cuomo
Ad ospitare i tre cuochi internazionali sarà come sempre l’executive chef del Relais San Lorenzo, Antonio Cuomo, emergente di talento il cui nome ha già varcato da qualche anno i confini provinciali. Origini campane ma ormai bergamasco d’adozione, Antonio Cuomo è un autodidatta animato da una grande passione, evidenziata già nei suoi passaggi precedenti presso alcune cucine orobiche, ben prima di giungere a occuparsi dell’Hostaria, il ristorante del Relais San Lorenzo, sin dall’apertura dell’albergo avvenuta quattro anni fa. Il ristorante, sotterraneo e di soli trentacinque coperti, è un luogo decisamente unico, curiosamente incastonato tra le rovine medievali e romane della Città Vecchia di Bergamo. Capita così di consumare un pasto, quasi fossimo in un museo, vicino a una antica cisterna o di visitare la cantina, oggi stretta tra due strade lastricate di vecchie pietre che appartengono al passato di Bergamo. Qui Cuomo ha saputo intraprendere un percorso originale tra piatti che richiamano le sue origini partenopee, incursioni estemporanee vicine a un gusto più sapido e concreto della provincia padana e qualche costruzione estetica creativa, più contemporanea.