Sorprese poco piacevoli nell’ultimo periodo abitano la cassetta della posta di molti consumatori, anche in provincia di Bergamo: accade sempre più spesso, infatti, che arrivino bollette esorbitanti per le fatture dell’energia (gas e elettricità). Nell’ufficio di Adiconsum a Bergamo sono state portate bollette da qualche migliaio di euro, anche fino ai 5mila, che a volte considerano anche periodi prescritti oltre i 5 anni. Non si tratta di uso sconsiderato delle risorse energetiche: semplicemente sono conguagli, alcuni relativi anche a parecchi anni addietro e spesso successivi a un cambiamento di fornitore. «In molti casi – spiega Mina Busi, presidente di Adiconsum Bergamo -, i conguagli ricevuti dagli utenti non sono altro che il frutto di anni di addebiti dovuti a conteggi di consumi meramente stimati, ma si sono presentati anche casi con letture effettive. Ciò accade con particolare frequenza perché le aziende erogatrici di tali servizi non tengono conto delle periodiche letture dei contatori, oppure agiscono in seguito ad errori di valutazione o, comunque, a causa di fatturazioni incongrue, certamente non imputabili agli utenti. D’altronde, per un consumatore comune è impossibile conoscere i parametri utilizzati per il ricalcolo di consumi effettuati anni prima. Così, non avendo gli strumenti idonei per difendersi e far valere i propri diritti o, più semplicemente, per non dover entrare nel complesso e oneroso meccanismo per l’accertamento della verità per via amministrativa o giudiziaria, rischiano di trovarsi di fatto costretti a pagare somme ingenti, anche di alcune migliaia di euro, per evitare il distacco dell’utenza domestica». Per evitare sorprese vanno sempre controllate le letture del contatore riportate sulla bolletta con quella presente sull’apparecchio dell’abitazione. Verificare sempre i consumi al contatore per rilevare eventuali anomalie che vanno subito segnalate e quando si cambia fornitore bisogna verificare con foto i consumi del contatore e controllare sul contratto la modalità di invio della lettura, non è la stessa per tutte le società. Cosa deve fare un consumatore che riceve una fatturazione anomala? Per prima cosa si deve fare reclamo alla società – questa ha 40 giorni di tempo obbligato per rispondere -, di solito rigetta il reclamo e all’utente non resta che denunciare all’Autority – Aeeg – il comportamento scorretto. Ricordiamo che l’Authority può solo sanzionare la società ma non ha titoli per risolvere il problema dell’utente. Si dovrà avviare la conciliazione, tra l’utente e la società per trovare un accordo e il tutto deve accadere entro 30 giorni dalla richiesta di conciliazione. Va anche detto che per importi inferiori ai 2.500 euro si può citare in giudizio il gestore direttamente dal giudice di pace richiedendo anche eventuali danni.