Sarebbero almeno 25 mila i bergamaschi titolari di esenzioni ticket non veritiere. Questo risulta dai dati del Ministero delle Finanze all’attenzione dell’Ats provinciale nel quadro della riorganizzazione dei servizi e delle tariffe. «Da qualche giorno sì è scatenato il caos – dice Mina Busi, presidente di Adiconsum Bergamo -. Dopo la marea di contestazioni sui ticket stiamo ricevendo numerose telefonate dai cittadini che chiedono spiegazioni su come comportarsi». Nelle cassette della posta di molti pensionati bergamaschi arrivano richieste di rimborso di qualche migliaio di euro.
Infatti, mentre prima il pagamento dei ticket per visite specialistiche, esami e farmaci veniva fatto sulla base di un’autocertificazione, ora, il diritto all’esenzione viene certificato di norma dal Distretto Sanitario mediante il rilascio di un attestato o tesserino di esenzione, quindi per far valere il diritto all’esenzione specialmente per quelle più favorevoli per reddito previste dalla nostra Regione bisogna necessariamente rivolgersi all’Atd di competenza. Con il passaggio alla ricetta elettronica, infatti, il codice della fascia economica certificata, che risulta dalla banca dati delle Entrate e dell’Inps, riportato dal medico prescrittore, sarà automaticamente presente nella ricetta.