Il 1° novembre 2007 è entrata in vigore la MiFID, la direttiva comunitaria finalizzata a realizzare un mercato finanziario europeo più ampio, integrato, competitivo ed a garantire maggiore trasparenza e tutela nei confronti degli investitori. Tra le disposizioni c’era la regolamentazione della consulenza in materia di investimenti, intesa come la raccomandazione finanziaria personalizzata sulla base delle caratteristiche del cliente, che può essere svolta anche dai consulenti indipendenti. Questi ultimi non sono remunerati da banche, assicurazioni o da altri intermediari e non sono sottopposti a politiche commerciali, perciò sono liberi di consigliare al risparmiatore le soluzioni più adatte a soddisfare le sue personali esigenze.
A distanza di 6 anni dall’introduzione della normativa possiamo affermare che l’intento di tutelare gli investitori, disciplinando i conflitti d’interesse in modo che l’operato delle banche (e degli altri intermediari) non risulti dannoso per i clienti, non si è realizzato dal momento che la supposta “consulenza” si traduce nella vendita del prodotto che fa più comodo all’intermediario (vedi ad esempio il caso dell’obbligazione convertibile di BPM). Infatti la direttiva ha comportato un notevole appesantimento burocratico ed un sovraccarico di informazioni per il cliente, ma non ha eliminato alla radice il nodo del conflitto d’interessi. Nelle situazioni nelle quali all’intermediario non è possibile fare i migliori interessi dei clienti, alla banca è sufficiente comunicare la natura del conflitto per assolvere ai propri obblighi. E a poco vale che il piccolo risparmiatore, che la Mifid definisce cliente al dettaglio, abbia maggiori possibilità di rivalersi giuridicamente sull’intermediario ed ottenere un eventuale risarcimento del danno subito.
Alla luce di quanto esposto il consiglio ai risparmiatori è quello di informarsi e prendere le decisioni in modo consapevole, sottoscrivendo solo prodotti di cui si è capito bene il funzionamento e il livello di rischio (che deve essere sempre adeguato ai propri obiettivi) e stando alla larga da prodotti troppo complessi e poco trasparenti. In caso ciò non sia sufficiente ci si può sempre rivolgere a un Consulente finanziario indipendente.
Michele Colosio – info@patrimonialista.it – www.patrimonialista.it