Per solcare le onde con un catamarano come quelli impegnati nell’America’s Cup o per andare tra le stelle con un’astronave bisogna prima passare per una simulazione computerizzata, le stesse che servono per costruire un ponte a prova di onde o una casa che non cada al primo terremoto. Al mondo delle simulazioni, indispensabile per l’innovazione necessaria alle aziende per ripartire dopo la crisi, è dedicata l’International CAE Conference, evento di riferimento per il mondo della sperimentazione virtuale e del CAE (Computer‐aided engineering, ovvero sia l’ingegneria assistita dal computer) e che vede l’Italia protagonista del settore.
Giunta all’edizione numero 29, la conferenza internazionale, in programma il 21 e il 22 ottobre, all’Hotel Parchi del Garda a Lazise (VR), quest’anno avrà un ‘occhio’ speciale proprio sullo spazio. La CAE apre, infatti, la Settimana Aerospace Italiana, in collaborazione con la Camera di Commercio di Torino e darà l’avvio ad un tavolo tecnico con le aziende del comparto aero spaziale con l’obiettivo di contribuire a fare sistema con industria, comunità scientifiche e istituzioni per intensificare gli sforzi comuni e garantire la leadership italiana. “Ogni aspetto di tutte le missioni spaziali passa ormai per i simulatori virtuali – spiega l’astronauta Maurizio Cheli che aprirà i lavori della conferenza internazionale – questo riguarda sia la parte ‘umana’, con sistemi in grado di ‘allenare’ gli astronauti nelle esatte condizioni in cui si troveranno in orbita, sia materiali e strumenti, la cui capacità di resistere alle condizioni estreme dello spazio viene prima di tutto testata ‘virtualmente’”.
DAI GRATTACIELI AL CURIOSITY MARS ROVER. ECCO DI CHE COSA SI PARLERA’ QUEST’ANNO. Oltre al settore aerospaziale verranno presentate le ultime novità nelle simulazioni in ambito dell’ingegneria civile, dei trasporti, dell’energia, della biomeccanica e dell’High Performance Computing, in un evento che vede insieme ricercatori e rappresentanti delle industrie di punta mondiali come il gigante dell’energia Usa General Electric, Alenia, tra le principali aziende mondiali dell’aeronautica così come Embraer o i colossi italiani degli idrocarburi Eni e Saipem. Se i keynote dello scorso anno non hanno fatto mancare le ‘incursioni’ nel mondo reale, come nella sessione condotta da Marc Wintermantel della svizzera Even che ha progettato la barca tedesca che ha partecipato all’America’s Cup o quella di Andrea Remuzzi del Mario Negri di Milano che sta lavorando sul rene artificiale, il programma di quest’anno non sarà da meno. Sono previste tra le altre le lecture di Alexandre Simson di General Electric, che sta studiando l’ecocompatibilità dei motori d’aereo, di Paolo Belluta, ricercatore italiano della Nasa, del team di scienziati al lavoro su Marte ogni giorno dall’agosto del 2012 per individuare come evitare tracce biologiche e contaminazioni dalla Terra, di Francesco Iorio, che ha realizzato la Torre ISOZAKI della City Life di MilanoExpo 2015, di Asazuki Shared progettista della facciata del Shard London Bridge (310mt) , il secondo grattacielo più alto d’Europa dopo la Mercury City Tower di Mosca, costruito con un involucro in grado di conservare e generare energia grazie a vortici inseriti nell’intercapedine del grattacielo.
Ci sarà spazio anche per l’High Performance Computing con Caterine Riviere del PRACE (Partnership for Advanced Computing in Europe) di fronte alle grandi sfide sociali e scientifiche, tra cui la diagnosi precoce e la cura di malattie come il morbo di Alzheimer, lo studio del cervello umano, la previsione dell’evoluzione del clima o la prevenzione e la gestione delle catastrofi su vasta scala, e l’esigenza dell’industria di innovare prodotti e servizi. Infine, Carlo Sborchia, ‘cervello’ italiano impegnato nella costruzione di Iter, il primo reattore a fusione della storia, in corso a Cadarache, in Francia, spiegherà come sarà possibile, anche grazie alla simulazione, produrre energia nucleare senza scorie.
“Il calcolo ad alte prestazioni sta diventando sempre più strategico nel mondo, e l’Italia è tra i protagonisti. Abbiamo iniziato a fare questo tipo di conferenze quando è iniziata l’avventura della simulazione – racconta Stefano Odorizzi, direttore scientifico di CAE Conference e CEO di EnginSoft, spiegando – La simulazione è orientata prima di tutto a ridurre drasticamente il ‘time to market’, ma una seconda potenzialità è che la qualità dei componenti, e quindi la qualità dei processi produttivi può essere estremamente migliorata, e può essere messo a punto un sistema che reagisce in tempo reale a eventuali problemi che si presentano”.
“Attraverso le tecnologie CAE – sottolinea Odorizzi – le aziende hanno la possibilità di ricadute straordinarie con crescite a 2 cifre anno dopo anno grazie a tempi di sviluppo ridotti a un decimo. Da 30 anni, la nostra missione è il sostegno alla comunità scientifica nazionale ed internazionale, convinti che i sistemi e i servizi HPC siano fondamentali per lo sviluppo sociale, economico e scientifico dell’Europa e per la sua competitività”
L’Italia è stata pionieristica nello studio delle applicazioni CAE. L’anno scorso, l’edizione numero 28 della conferenza, ha visto la partecipazione di 700 congressisti provenienti da tutto il mondo, registrando un incremento di partecipanti del 30%. Non mancherà anche quest’anno lo spazio per la creatività dei giovani ricercatori che sarà messa alla prova dal Poster Award, dedicato ai giovani ricercatori di industria e accademia che avranno la possibilità di presentare le loro idee sugli usi della simulazione.
E’ possibile scaricare alcune delle relazioni della CAE conference 2013 al link: http://www.hsh.info/cae013.htm