L’art. 16 comma 2 del DL 63/2013 ha introdotto, per i soggetti IRPEF, il nuovo “bonus arredamento”.
Si tratta di una detrazione, da recuperare in 10 anni, pari al 50% del costo relativo all’acquisto di mobili nuovi per una spesa massima pari a Euro 10.000.
La principale condizione per ottenere la detrazione è rappresentata dal fatto che i mobili acquistati devono essere finalizzati all’arredamento di una unità abitativa oggetto di “interventi di ristrutturazione”.
Dal tenore letterale della norma emergono però numerosi dubbi applicativi, non è chiaro ad esempio se:
– con il termine “mobili”, si intendono solo mobili fissi quali cucine (esclusi gli elettrodomestici), armadi a muro o bagni, oppure sono compresi anche quelli non “ancorati” alle mura, come tavoli e sedie;
– il termine “immobile oggetto di interventi di ristrutturazione”, identifica i soli interventi di ristrutturazione edilizia o la totalità degli interventi compresi nella detrazione per ristrutturazioni edilizie, quali ad esempio quelli finalizzati a prevenire il compimento di atti illeciti, o finalizzati all’eliminazione delle barriere architettoniche, di bonifica dell’amianto, ad evitare gli infortuni domestici…;
– i pagamenti delle fatture relative all’acquisto di mobili (che dovranno essere intestate allo stesso soggetto che ha usufruito della detrazione per interventi sul patrimonio edilizio) devono essere pagate sempre con lo specifico bonifico per “ristrutturazioni edilizie”;
resta inoltre ancora da chiarire quale sia la data di decorrenza della nuova detrazione, nel dubbio meglio pagare il fornitore a partire dall’1 luglio 2013.
Ad oggi, sembrerebbe quindi si possa usufruire della nuova detrazione se si acquisterà una nuova cucina purché, ad esempio, accompagnata dall’installazione di una cassaforte a muro, in quanto, intervento quest’ultimo, finalizzato alla prevenzione di atti illeciti.
In attesa degli auspicati chiarimenti, per evitare di perdere la detrazione, si consiglia di pagare le fatture per acquisto di mobili fissi a partire dall’1 luglio e mediante il cosiddetto e ormai noto bonifico “ristrutturazioni edilizie”.
Solo tanta di pazienza ci saprà confermare se avremo fatto la scelta migliore.