Presentato nella sede di via Sora della Provincia di Bergamo, dalla mobility manager della Provincia di Bergamo, Gloria Gelmi, e dal direttore dell’Agenzia Alot, Guido Piccoli, lo studio di fattibilità per l’attivazione di un servizio di taxi collettivo in provincia di Bergamo.
Promosso da Provincia di Bergamo in collaborazione con Alot Scarl (Agenzia della Lombardia orientale per i trasporti e la logistica), e cofinanziato da Fondazione Cariplo, lo studio ha verificato le condizioni per l’attivazione di nuovi servizi “flessibili” di mobilità, complementari al trasporto pubblico locale e alternativi all’uso dell’auto privata. Come caso di studio è stato scelto l’aeroporto di Orio al Serio, con particolare riferimento agli spostamenti casa-lavoro del personale delle due principali aziende operanti nell’area: Sacbo e Dhl.
L’analisi iniziale ha evidenziato come la maggioranza dei dipendenti risiedano a meno di 20 km di distanza dalla sede di lavoro, e utilizzino il mezzo motorizzato privato a causa della complessità dell’articolazione dell’orario di lavoro.
La buona predisposizione al viaggio condiviso non è purtroppo tradotta nella pratica, poiché i turni del personale, distribuiti con scaglioni di 30 minuti, sono variabili nell’arco della settimana, non consentendo una facile organizzazione in equipaggi. Ciò determina le condizioni per le quali diventa interessante l’ipotesi di un taxi collettivo.
Sono stati definiti due questionari specifici per il rilievo delle informazioni necessarie allo studio di fattibilità di un servizio di mobilità personalizzato, uno rivolto alle aziende e l’altro agli operatori di trasporto collettivo, pubblico e privato. I dati ottenuti sono stati essenziali per simulare il funzionamento del servizio attraverso lo sviluppo di un modello di macrosimulazione che, sulla base della provenienza (domicilio) dei dipendenti e dei loro turni, è in grado di individuare i possibili equipaggi, calcolare il percorso ottimale in termini di tempi e di costi, gestire la comunicazione con gli utenti, scegliere i vettori in funzione delle aree geografiche di competenza, del minor costo e del miglior servizio erogato.
Attraverso le simulazioni effettuate sulla base dei dati degli spostamenti dei lavoratori, ogni taxi riuscirebbe a effettuare 4 viaggi al giorno: due quasi a pieno carico (80%) e 2 al 20%, per un totale medio di circa 21 utenti/viaggio al giorno, con un costo per utente/viaggio di 8,14 euro. Il grosso margine di miglioramento sta nell’aumento delle aziende coinvolte nel sistema di taxi collettivo e, quindi, del numero di utenti. In tal modo i mezzi potranno raggiungere anche 6 viaggi al giorno e una saturazione media dell’80%, pari a circa 42 utenti/viaggio, con una riduzione del costo per utente/viaggio da 8,14 euro a 5,14 euro.