La notizia fa rumore e lancia un messaggio preciso: dare al consumatore un prodotto alimentare, in questo caso il vino, che sia il più genuino e salutare possibile. In tempi difficili come questi, l’incoraggiamento che le persone si scambiano volentieri è “Vada come vada, pensiamo alla salute”. E alla salute, oltre che alla gioia di degustare un ottimo vino spumante, ha pensato l’azienda agricola franciacortina “Mirabella” di Rodengo Saiano (Bs), che lancia in questi giorni e presenterà al Vinitaly il suo neonato “Elite”.
Il Franciacorta Docg Elite è il primo Metodo Classico docg italiano prodotto senza solfiti aggiunti e senza alcun allergene, nel totale rispetto della natura e del consumatore. Un vino che dà all’organismo umano numerosi apporti benefici (si pensi soltanto al contenuto di resveratrolo, potente antiossidante che rallenta l’invecchiamento) e al contempo non contiene quelle sostanze che possono far male all’organismo. Un vino, insomma, che risponde alle esigenze sempre crescenti di salubrità. Non lo dico io, ma lo hanno spiegato autorevoli esperti in enologia, con l’assenso compiaciuto di Giuseppe Salvioni, amministratore delegato del Consorzio Franciacorta. La presentazione di Elite è avvenuta nella storica sede dell’antico convento di San Pietro in Lamosa, a Provaglio d’Iseo.
Si tratta di un’altra sfida di Mirabella, azienda nata del 1979 e oggi una delle più prestigiose ed importanti realtà della Franciacorta. Per arrivare a “Elite” ci sono voluti tre enologi (il fondatore dell’azienda Teresio Schiavi, cui si sono aggiunti nel tempo i figli Alessandro e Alberto), una nuova filosofia di produzione, tre tesi di laurea, dieci anni di ricerca. Così ha preso vita “Elite extra brut Franciacorta Docg”: senza solfiti aggiunti, mentre quelli naturali sono stati quasi eliminati mantenendoli sotto il livello di dichiarazione (10 mg/litro), senza alcun allergene.
I migliori grappoli del Vigneto Mirabella, piantato nel 1981, unico “cru” dell’azienda, cresciuti e coltivati nel pieno rispetto dell’ambiente e della tipicità, esaltati dalla totale assenza di allergeni e solfiti. In un mondo in continua evoluzione, Mirabella ritorna alla natura, alla genuinità con un Franciacorta ed un metodo che potrebbero rivoluzionare il mondo dell’enologia. L’uva è Chardonnay 100% che la prima volta si esprime come natura l’ha creata, grazie allo studio di una tecnologia che ha portato alla riscoperta di valori da troppo tempo dimenticati.
MIRABELLA STORY – Qualità, intuizione, tradizione, passione e spirito imprenditoriale. Sono queste alcune delle caratteristiche che contraddistinguono l’Azienda Agricola Mirabella. A gestirla è un gruppo di imprenditori e professionisti bresciani, appassionati di viticoltura e di enologia, oltre che proprietari di terreni vitati ubicati nella zona centro-orientale della Franciacorta, i quali, in anni non sospetti, pensarono di “unire le forze” per poter meglio sfruttare le potenzialità di produzione e commercializzazione dei Franciacorta Docg. I fondatori furono Teresio Schiavi e Giacomo Cavalli, quest’ultimo proprietario di qualche ettaro di vigneto e della ex filanda di Paderno Franciacorta, che fu la prima cantina dell’azienda. La vera anima fondatrice resta comunque Teresio Schiavi; è lui, insieme ai figli Alessandro e Alberto, al socio Francesco Bracchi, responsabile amministrativo, e al direttore commerciale Ezio Comai, a far crescere la cantina sino a raggiungere ragguardevoli dimensioni.
Nel 1980 nuovi impianti sono messi in opera, identificando le zone più adatte a produrre Franciacorta di qualità superiore: vengono espiantati vecchi vigneti e applicate nuove tecniche agronomiche di gestione per ottenere la miglior qualità possibile. Nel 1985 viene acquistata l’attuale sede di Rodengo Saiano dotata di una cantina sotterranea con temperatura naturalmente ideale per la conservazione ed affinamento dei Franciacorta.
Con una realtà produttiva di 450.000 bottiglie di Franciacorta e 100.000 bottiglie di Igt Sebino l’anno, attualmente Mirabella coltiva, con propria manodopera e con proprie attrezzature, più di 56 ettari di vigneto, tutti iscritti all’albo dei vigneti Franciacorta.