Il 6 Febbraio si è tenuta la particolare inaugurazione del Conservatorio di Bergamo al Teatro Sociale in Città Alta: un concerto gratuito che è stato anche una richiesta di soccorso alla città.
Purtroppo infatti per il bilancio del 2013 viene previsto un buco di 450mila euro. L’istituto ha cercato soluzioni per coprire il disavanzo rivolgendosi alle istituzioni: il comune di Bergamo copre già i 2/3 dei costi, ma ha dovuto ridurre il suo gettito, così il direttore Emanuele Beschi ha chiesto sostegno ai comuni della provincia da cui provengono gli studenti, ma ha ricevuto solo due risposte.
Per andare incontro ai comuni, e quindi non chiedere solamente soldi ma offrire qualcosa in cambio, si è pensato di portare “in tour” gli studenti del conservatorio: in questo progetto rientra l’idea di inaugurare l’anno al Sociale, per far conoscere il conservatorio e non passare sotto silenzio questa difficile situazione. La scelta del teatro ha anche la valenza di ricordare la candidatura di Bergamo a capitale della cultura 2019: come può la città sostenere la candidatura senza questo importante tassello?
Per approfondire la situazione abbiamo chiesto a Laura Lodetti, una studentessa del conservatorio, il suo punto di vista.
“Personalmente sapevo che il conservatorio aveva delle difficoltà di tipo economico, ma non che fossero di tale entità. Il concerto del 6 febbraio è stata una grande opportunità per noi studenti, dai più piccoli ai più grandi, sia per conoscere la situazione, sia per migliorare la nostra esperienza musicale. Abbiamo regalato a chiunque abbia ascoltato la nostra esibizione quello che sappiamo fare meglio, cioè suonare, nella speranza di ricevere in cambio un supporto, economico e non. Io frequento il Consarvatorio da cinque anni e sono circa a metà del mio percorso di studi: il desiderio, mio come di tutti, è quello di non avere sprecato questo tempo che ha portato e porta ancora con sè delle difficoltà, ma di poter proseguire e arrivare al compimento di ciò che si è iniziato e vedere riconosciuti gli sforzi fatti. Il Conservatorio è una realtà viva, ognuno dei bambini, ragazzi, giovani che lo frequentano hanno la propria storia, il proprio piccolo o grande sogno e sono pronti a tutto per portarlo a compimento: tutti noi vogliamo continuare a suonare.”
Laura è una dei tanti alunni talentuosi del nostro Conservatorio, che hanno una vera passione per ciò che fanno: il Conservatorio deve essere tutelato, per loro e per la nostra città. Speriamo che il “tour” tocchi le giuste corde del cuore dei sindaci, ma anche del portafoglio.