Nel 2012 il Pil lombardo si è contratto un po’ meno rispetto alla media nazionale. Analogalmente la riduzione del redito disponibile per abitante è stata pari a -2,2%, pressoché in linea con la situazione italiana. È quanto emerge da uno studio di Findomestic presentato a Milano, secondo il quale l’anno scorso un cittadino lombardo ha potuto disporre in media di un reddito pari a 20.263 euro, meno di quanto abbia avuto chi risiede in Emilia Romagna, ma più di quello che ha ottenuto mediamente un piemontese o un veneto. A livello provinciale hanno manifestato il calo più significativo del reddito disponibile pro capite Mantova (-3,1%) e Bergamo (-2,9%) mentre all’estremo opposto si sono posizionate Sondrio (-1,3%) e Lecco (-1,5%). La spesa che le famiglie lombarde hanno sostenuto in media per l’acquisto di beni durevoli è stata pari a 2.387 euro, inferiore solo a quella registrata in Trentino Alto Adige e in Valle d’Aosta. Inoltre la riduzione dell’indicatore in Lombardia si è attestata sul 13,6%, evidenziando un andamento migliore della media nazionale e di quella del Nord-Ovest in quasi tutti i comparti.