590 marchi, 54 invenzioni, 48 disegni, 27 marchi internazionali e 2 modelli di utilità sono stati depositati lo scorso anno all’Ufficio Marchi e Brevetti della Camera di Commercio di Bergamo. Un fenomeno, quello della tutela della proprietà intellettuale attraverso la registrazione, caratterizzato da un trend in continua crescita, confermato anche dalle proiezioni sui dati del 2012, a cui si devono aggiungere le invenzioni orobiche depositate fuori dai confini bergamaschi, che solo lo scorso anno hanno superato la quota delle 1000 richieste.
Migliaia di prodotti e idee innovativi, che spaziano dalle necessità umane alle tecniche industriali e ai trasporti, dalla meccanica all’illuminazione, fino agli armamenti, al salvataggio e alle costruzioni, in cerca di valorizzazione e tutela da tentativi di contraffazione, per proteggere il costoso lavoro che sta dietro la loro produzione.
Un reato quello della contraffazione che spesso finisce nelle aule dei tribunali italiani e che a volte richiede l’intervento di un consulente tecnico, che collabora con il giudice esprimendo il proprio parere professionale su una materia giuridica giovane e complessa che in Italia riguarda soprattutto casi di spionaggio industriale di grandi impianti.