La notizia sulla stampa locale ha provocato ansia e un senso di scoramento fra i lavoratori in molti punti vendita del Gruppo Lombardini: «Lavoravo nel negozio Pellicano ormai chiuso in via San Bernardino a Bergamo, mi hanno spostato qui a Mapello e ora anche in questo Iper il futuro è incerto», spiega la delegata della Filcams-Cgil Vanessa Mangili dopo aver letto sui giornali che Lombardini ha intenzione di ristrutturare il gruppo. «Non ce lo aspettavamo, certo c’erano voci su una possibile cassa nella sede di Dalmine, ma niente che coinvolgesse anche noi. Non ci tengono in alcuna considerazione, siamo a venuti a saperlo dal giornale. Le mie colleghe hanno cominciato a chiedermi: ‘Ma che fine facciamo?’». Il Gruppo Lombardini ha dichiarato di volere cedere, non si sa con quali conseguenze occupazionali, sia l’Iper di Mapello che quello di Treviglio (e fuori provincia quelli di Liscate e Rezzato). Per gli altri punti vendita del gruppo, eccezione fatta per i discount (Ld), il 4 dicembre la Filcams-Cgil di Bergamo ha ricevuto le richieste di cassa straordinaria per 699 persone, di cui 313 lavoratori nella nostra provincia: per Comprabene spa (Pellicano) 249 richieste, di cui 125 in provincia di Bergamo; per Gross Market 361 richieste totali di cui un centinaio relative a lavoratori nel nostro territorio; per Lombardini Holding 89 richieste (su 89, uffici a Dalmine). Un incontro fra le parti dovrebbe tenersi a Bologna mercoledì 12 dicembre, nel pomeriggio, data in cui era già fissato un confronto con i rappresentanti del Gruppo Lombardini. «Se davvero ci sono trattative in corso per la cessione in particolare dei quattro ipermercati vorremmo saperlo e vorremmo anche sapere con chi», ha detto Romeo Lazzaroni, segretario generale provinciale della Filcams-Cgil.