«La scuola bergamasca riparte con un’offerta di qualità». Ad affermarlo con forza è Patrizia Graziani, dirigente dell’Ufficio Scolastico Territoriale di Bergamo (ex Provveditorato agli Studi). «La nostra scuola è ricca di esperienze significative – prosegue -, un luogo di elaborazione e di trasmissione della cultura e della conoscenza, un ambiente educativo dove i nostri giovani crescono aiutati dalla valida e competente guida dei loro insegnanti al centro di in un sistema educativo e formativo che vuole qualificarsi serio e rigoroso e al tempo stesso accogliente, in grado di coltivare e premiare le eccellenze, promuovere inclusione e integrazione. Garantiamo un adeguato servizio scolastico, rispondente alle esigenze degli utenti e del territorio, pur in presenza anche quest’anno di incremento del numero complessivo degli alunni e dell’innalzamento del rapporto numero docenti-alunni». Un neo, in realtà, c’è. Ma le cause sono esterne: in provincia 65 istituti scolastici statali su 143 sono stati assegnati a dirigenti reggenti, in attesa del pronunciamento definitivo del Consiglio di Stato il 20 novembre sulla controversia che ha portato al blocco delle nomine a tempo indeterminato dei dirigenti scolastici vincitori di concorso in Lombardia. «Ai dirigenti che ricoprono l’incarico di reggenza di un altro istituto in aggiunta a quello di propria titolarità, oltre ai ringraziamenti dell’Amministrazione, desidero esprimere un personale sentimento di riconoscenza per lo spirito di servizio coniugato ad elevata professionalità con cui hanno lavorato in questi anni e stanno tuttora lavorando».