Iniziamo dal passato.
Se dovessimo ringraziare qualcuno per averci regalato le emozioni che ancora adesso proviamo quando vediamo un treno passare, sarebbe proprio lui, George Stephenson.
Ingegnere britannico, ha progettato una famosa e storicamente importante locomotiva a vapore chiamata Rocket, assieme al figlio Robert, anch’egli ingegnere in campo civile.
Il 27 settembre 1825 la Locomotion n.1 trainò il primo treno commerciale della storia, sulla tratta tra Stockton on Tees e Darlington.
Sia la locomotiva sia la tratta erano state progettate da George Stephenson. Il treno era composto da carri da miniera su cui venivano caricati i passeggeri comuni, e dalla prima carrozza passeggeri vera e propria, la Experiment, su cui viaggiavano alcuni notabili; la velocità media era di circa 9 km all’ora.
4 anni dopo la Rocket raggiunse i 48 km/h.
Dopo il successo di Stephenson, che ebbe un valore più dimostrativo che commerciale, il treno come mezzo di trasporto pubblico si diffuse rapidamente in tutta Europa. Già 20 anni dopo il treno di Stephenson era possibile viaggiare a 96 km/h (!!!) sulla Great Western Railway di Isambard Kingdom Brunel tra Londra e Bristol.
Ma anche in Italia il treno diventa protagonista infatti, il 3 ottobre del 1839 la ferrovia faceva la sua apparizione in Italia, con l’inaugurazione della tratta Napoli-Portici.
Guardiamo ora al futuro.
Ebbene, a questo punto lascio ai lettori commentare quale potrebbe essere il futuro di questo ormai indispensabile mezzo di trasporto:
1) la formula svizzera, ovvero quella che vedete nella foto, caratterizzata da puntualità, pulizia e comfort …
2) o la formula italiana, caratterizzata da qualche ritardo, non sempre aria condizionata ma da molti brillanti colori?