La Maison Jacquesson, nota come “lo Champagne preferito da Napoleone”, si avvicina al mondo dell’arte con un progetto ad hoc realizzato dall’artista Alessandro Gedda per rendere omaggio al mito della celebre diva americana Marylin Monroe, in occasione del 50° anno della sua scomparsa: “Tribute to Marilyn”, un’emozionante e itinerante esposizione di cinquanta opere d’arte che dal 19 giugno al 15 settembre toccherà l’Italia, la Francia e la Svizzera. Fondata nel 1798 e guidata oggi con saggezza e ambizione dai fratelli Chiquet, la Maison Jacquesson è indubbiamente una delle grandi realtà della regione Champagne. Situata a Dizy, alle porte di Aÿ, la Maison concentra i suoi sforzi su una produzione annuale di circa 350.000 bottiglie di Champagne, le cui priorità sono originalità, naturalezza ed espressione del terroir, ottenute con metodi di elaborazione non industriali, dedicati ai più alti standard di qualità.
In occasione della serata inaugurale della mostra, a Milano, nel Chiostro dei Glicini – Società Umanitaria, la Maison Jacquesson era rappresentata dal suo importatore e distributore, Pietro Pellegrini, presidente della Pellegrini Spa di Cisano Bergamasco (Bg), per presentare agli ospiti della serata la storia, la filosofia che sta alla base dello Champagne preferito da Napoleone (che nel 1810 conferì alla Maison la medaglia d’oro per “la beauté et la richesse de ses caves) e del suo progetto unico: la Cuvée numerata. Dal 2000, infatti, Jacquesson non produce più vini destinati a costruire una classica gamma di Champagne, ma concentra tutte le migliori uve nella produzione di un unico vino, il miglior vino possibile per l’annata di riferimento: la Cuvée numerata. Per fare questo la maggior parte dell’assemblaggio è costituito da un’unica annata a cui vengono ovviamente aggiunte piccole quantità di vin de réserve. La prima prodotta seguendo questo metodo è stata la Cuvée n.728, annata di riferimento 2000, l’ultima è quella attualmente distribuita, la Cuvée n.735, annata di riferimento 2007.