Pino Capozzi, noto ristoratore e imprenditore alberghiero, è deceduto questa mattina nella sua “casa”, la camera che occupava, con la moglie Stella, nel loro albergo-ristorante Agnello d’Oro a Bergamo Alta. Aveva 88 anni. Era nato a Gioia del Colle, in provincia di Bari, il 9 settembre 1923.
Lascia nel più grande dolore la moglie Stella, i figli Pier Carlo – collaboratore de L’Eco di Bergamo – e Massimo, la sorella Anna, che lo hanno amorevolmente assistito nell’ultimo periodo, quando, dopo un anno di dialisi e alcune complicazioni, la sua pur forte fibra si è spenta lentamente.
La sua lunga vita è stata quella di un uomo capace e ambizioso, instancabile lavoratore dalle grandi intuizioni, manager di successo e artista al tempo stesso, incisore di rame, pittore, abile fotografo, giornalista pubblicista. Una personalità poliedrica, una vita ricca di eventi, di avventure ed emozioni, tutto raccolto alle pareti del ristorante-museo “Agnello d’Oro” e nei libroni di fotografie e ritagli che amava conservare.
Dopo alcuni lavori saltuari, aveva preso in gestione l’albergo Agnello d’Oro nel 1964. Lì è cominciata la sua fortuna, perché successivamente avrebbe aperto il “Città dei Mille” a Bergamo bassa e il “GuglielmMotel” al casello autostradale di Capriate.
Nell’aprile 2009, nonostante la differenza d’età, ha sposato Stella Silipo, una giovane donna calabrese. Si erano conosciuti 20 anni prima ed era stato amore vero a prima vista. Il matrimonio ha sancito un amore ben corrisposto da entrambi. Con la moglie Stella ha gestito sino all’ultimo l’albergo di Bergamo Alta – 25 camere – e il ristorante con 40 coperti.
La camera mortuaria sarà aperta dalle 15 di oggi, martedì 22 maggio, nella cappella a lato della Chiesa di San Lorenzo, all’inizio della salita della Boccola, in Città Alta. I funerali saranno celebrati in Duomo venerdì 25 maggio alle 15.