Siamo ovviamente addolorati per la morte di un ragazzo ma lo siamo molto di più per i 23 imprenditori che si sono suicidati in questo 2012, per i 23 mila morti per alcol, per i 5 mila morti per incidenti stradali, per 1 giovane su 3 che è senza lavoro, per la situazione politica del nostro paese e per tanti altri problemi che affliggono questa nostra società. Temiamo che certe decisioni aiutino gli italiani a distrarsi dai veri problemi. Ci piacerebbe che il calcio, lo sport più amato degli italiani, ci aiutasse ad acquisire una maggiore consapevolezza generale.
Per quanto riguarda il calcio, a seguito di quanto accaduto al giovane Morosini, sarebbe anche utile prendere concreti provvedimenti per evitare i rischi che vengono presi ogni giorno da tanti dilettanti che vengono fatti giocare in modo inadeguato in impianti altrettanto inadeguati.
Problema alcol: 4 milioni di ragazzi si dedicano al “binge drinking “, cioè bere molto e in poco tempo.
Il fenomeno è in crescita tra i giovani compresi molti minori: sembra quasi uno stile di vita, socializzare attraverso il consumo di alcol fino ad arrivare all’intossicazione. I più colpiti sono tra gli 11 e i 25 anni.
Sono 1 milione e 300 mila i giovani che bevono in modo da mettere a rischio la loro salute, consumano alcol sporadicamente, o in modo occasionale oppure tutti i giorni, ma sempre in modo da mettersi a rischio.
L’alcol è una sostanza tossica che estraiamo dalla frutta marcia e che altera le nostre percezioni nervose. L’alcol deve venire smaltito dal fegato, che ne subisce sempre e comunque l’effetto aggressivo, così che le transaminasi, enzimi che normalmente si trovano dentro le cellule, dopo aver bevuto sono alterate.