Grazie agli stranieri la Pasqua porta una boccata d’ossigeno agli operatori turistici della città. La provincia, in particolare la montagna, continua invece a soffrire e registra un calo di presenze rispetto allo scorso anno. E’ questo in gran sintesi il quadro che emerge dagli operatori del settore che fanno parte del consiglio direttivo del Gruppo Albergatori di Ascom Bergamo.
«In città il movimento turistico durante il ponte pasquale è pressoché identico allo scorso anno e vede una presenza dell’80% di turisti stranieri e del restante 20% di italiani – afferma Giovanni Zambonelli, presidente del Gruppo Albergatori di Ascom Bergamo -. Va evidenziato che la Pasqua lo scorso anno cadeva molto alta e quindi era più accattivante per i turisti, per ciò il dato raccolto acquista una nuovo valore aggiunto che dipende dal fatto che quest’anno, proprio per l’anticipo del periodo pasquale, gli albergatori hanno lavorato sin da gennaio proponendo formule per incentivare le prenotazioni».
Gli albergatori hanno proposto pacchetti con sconti- in media del 15 e 20 per cento- sul week-end lungo, con tre notti di soggiorno, o sull’anticipo della prenotazione ed hanno avuto un buon riscontro.
Tra le presenze straniere c’è una novità: i russi quest’anno scavalcano gli spagnoli. «I turisti stranieri che pernotteranno nella nostra città – dalle due alle tre notti in media- provengono dai Paesi Nordici, dalla Gran Bretagna, dalla Russia e dalla Spagna – spiega Zambonelli-. E la clientela russa quest’ anno scavalca quella spagnola. La presenza del cliente russo è una bella conquista, da corteggiare e da tener ben stretta. Hanno una capacità di spesa senza dubbio superiore alla media: non rinunciano alla buona tavola, allo shopping e ai trattamenti benessere». Ma c’è una preoccupazione che aleggia, quella relativa alle condizioni climatiche. «Decisivo – precisa il presidente Zambonelli – sarà, come sempre, il tempo che favorirà o scoraggerà le partenze dell’ultimo minuto».
Diversa la situazione in provincia, dove gli operatori sperano comunque nel bel tempo e in un incremento delle prenotazioni in questi ultimi giorni prima della Pasqua. Per la montagna la situazione è drastica e arriva a registrare una pesante riduzione di prenotazioni rispetto allo scorso anno, con un calo che in alcuni casi sfiora anche il 50-60%. Il fattore predominante è l’assenza di neve, che ha portato persino all’annullamento di alcune prenotazioni fatte nei mesi scorsi. Anche il lago vede un leggero calo delle presenze rispetto al 2011.