Se lo stato non è abbastanza laico entra in campo la religione. Sembrerebbe un controsenso. Invece sul testamento biologico è la Chiesa valdese a fare la prima mossa. Anche a Bergamo.
«Di fronte a uno Stato che ritiene che l’idratazione e l’alimentazione artificiale non possano essere oggetto della nostra dichiarazione anticipata di trattamento, noi riteniamo che ciò non riguardi l’indisponibilità della vita, ma la qualità e la misura dell’intervento terapeutico idoneo a salvaguardare la dignità della vita, specie nel momento della sua fine», si legge in un comunicato diffuso dalla Comunità cristiana evangelica di Bergamo.
Da qui la decisione di aprire uno sportello per la raccolta dei testamenti biologici di tutti i cittadini di Bergamo e provincia che lo desiderano, indipendentemente dalle loro concezioni di vita e dalle loro confessioni religiose. Saranno depositati presso gli archivi di viale Roma e avranno efficacia dal momento in cui verranno consegnati. «In quei documenti saranno espresse le nostre indicazioni sui trattamenti sanitari che desideriamo o meno accettare in caso di incoscienza: trattamenti che, qualora fossimo coscienti, non potrebbero in nessun modo venirci imposti», precisano i valdesi.
Una svolta nella storia bergamasca che segue analoghe iniziative portate avanti dai protestanti a Torino, Roma, Napoli, Palermo, Udine e Trapani. Un cambiamento culturale e giuridico deciso, anche se siamo lontani dai toni della propaganda. Non si vuol incitare all’eutanasia né puntare sulla provocazione. Obbiettivo è invece quello di aprire un dibattito costruttivo su un tema tanto delicato.
Per spiegare i particolari dell’iniziativa la la Comunità cristiana evangelica – Chiesa valdese di Bergamo promuove il convegno “Perché il testamento biologico?”, in calendario per venerdì 23 marzo alle 18 nella sede di via Roma 2B a Bergamo.
Lo sportello rimarrà aperto nella sede di via Roma 2B un sabato ogni quindici giorni, dalle 16 alle 18, fino alla fine di giugno, poi verrà comunicato un nuovo calendario. Per maggiori informazioni visitare il sito www.protestanti.bergamo.it